Band svizzera descritta nelle recensioni come un progetto di metal d'avanguardia con forti influenze doom, gothic e darkwave. Il debutto citato è 'Ames de Marbre' (1993). 'Danteferno' viene presentato come una maturazione stilistica e ha visto la partecipazione in veste di produttore/consigliere di Martin Eric Ain; la guest Christina Christine è presente su 'Aphrodite's Thorns'. In una recensione si afferma che i membri erano ex roadies dei Celtic Frost.

Nei testi delle recensioni si cita che la casa discografica nostrana Godhead è successivamente fallita. Si menzionano influenze dirette dei Celtic Frost e contributi di Martin Eric Ain alla realizzazione di 'Danteferno'.

Due recensioni su DeBaser lodano Sadness per l'originalità di 'Ames de Marbre' e la maturazione in 'Danteferno'. Il suono viene descritto come avantgarde metal con radici doom/gothic e influenze darkwave. Sono citati contributi di Martin Eric Ain (in produzione) e la guest Christina Christine. Le recensioni evidenziano atmosfere oniriche, vocals femminili spettrali e un approccio sperimentale.

Per: Fan di metal sperimentale, appassionati di doom/gothic e darkwave, ascoltatori che cercano album atmosferici e originali.

 

Mai titolo fu più azzeccato, una lenta discesa dolorosa, introspettiva, sensuale, tesa ad un percorso di conoscenza interiore, di mistica spiritualità e forse anche di massima redenzione (parafrasando l'Alighieri) perchè tutto ciò possa essere poi tramandato da "mente che non erra".

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In "Ames De Marbre" la tristezza è sentita in ogni singola nota e ben si sposa con le saltuarie accelerazioni metal.

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