Dietro il monicker un po' aggressivo, dal sapore epic-metal, e le copertine quasi sempre fantascientifiche, lavora un gruppo sostanzialmente AOR (Audience Oriented Rock), con tracce di progressive, di pop e di pomp... Mi chiedo quanta gente, valutando nome e copertine dei loro CD, li abbia scartati a priori giudicandoli senz' altro rumorosi e tamarri, e all'opposto quanti altri, attirati da denominazione ed involucro, ci siano poi rimasti male scoprendoli molto più raffinati e adulti del previsto.

Definendoli in un altro modo, i Saga sono il tipico gruppo basato-sulle-tastiere-ma-con-un-gran-chitarrista. Questo omino (Ian Crichton, di bravura inversamente proporzionale all' altezza) essendo per lo più svincolato da doveri ritmici visto che i pezzi sono composti e strasuonati dai tastierai del gruppo, è libero di scorrazzare col suo grosso e saturo suono VanHaleniano in contrappunti, svolazzi, sottolineature ed assoloni molto efficaci.

Dicevo dei tastierai: c'è quello principale che si chiama Gilmour (Jim..., nessuna parentela) studi classici, tocco autorevole... ma le mani sui tasti bianchi e neri li mettono spesso e volentieri anche il cantante Michael Sadler e sporadicamente anche Jim Crichton, fratello del chitarrista nonchè bassista e produttore del gruppo.

I Saga sono canadesi, ergo il loro suono non è né del tutto americano né del tutto europeo. I Saga sono oramai attempatelli... il gruppo ha esordito discograficamente nel 1978 e siamo con questo oltre il 20° album. Complimenti! Malgrado i tanti dischi, in Italia li conosciamo in quattro gatti. Anche in Gran Bretagna non se li filano quasi, meglio va a loro in Germania sempre generosa con il rock, lassù sono qualcosa di più di un gruppo di culto... per dire, quando vengono in tournee in Europa fanno due date a Londra una a Parigi una a Zurigo... e quindici in Germania! E' senza ombra di smentite gente che sa suonare molto bene della musica di ottimo gusto che vorrebbe tirare sul leggero se questo chitarrone enorme di cui dicevo sopra non imperversasse, tosto e risoluto. Specialità della casa sono i duetti chitarra-tastiere, ma non alla Dream Theater, non c'è spocchia, non si esagera, rendono solo un po' progressive la situazione che altrimenti potrebbe diventare poppistica...

Mi accorgo di fare fatica a inquadrarli con paletti ben conosciuti da tutti... è che sono parecchio personali! Ascoltare per credere. Al di là del disco in questione che ho scelto perchè è appena uscito ma non sto qui a descrivere pezzo per pezzo, consiglio di provare col primo di loro che capita, dato che non sono di facilissima reperibilità . Naturalmente, hanno i loro dischi migliori e quelli più scarsi, hanno avuto il loro periodo più progressive (primi tre album), quello più pop (seconda parte anni ' 80), perfino un tentativo blando-grunge (metà anni '90, e ti pareva, l'hanno passata tutti...).

Sono molto legato a loro. Dategli una chance!
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