Non è sempre facile rimanere ammaliati sin dal primo, rapido ascolto di un disco, questo è quello che mi è capitato con un album risalente ormai a ventitre anni fa.

I Saigon Kick provengono dalla California, ma non dovete considerarli una semplice biondona dalle misure perfette e senza un’anima al di là degli occhi, perchè gli occhi dei Saigon Kick ci fanno conoscere il loro mondo fatto di un amore profondo per i Beatles, su cui si innestano scariche di adrenalina, senza mai però lasciarsi prendere dalla foga chitarristica.

“Water” è forse il titolo più azzeccato per questo album: mi piace immaginare un video dove i nostri suonano la title-track sul fondale di un lago, con in superficie ninfe ed elfi scatenati in una sensuale danza ancestrale, che poi si uniscono al gruppo nel coro finale...

Tornando con i piedi per terra, altro amore palese della band è quel David Bowie che loro pensano bene di omaggiare con la stupenda cover di “Space Oddity”; ma questo non basta per dare un’idea sufficiente di un disco fatto di migliaia di sfumature diverse come gli imprevedibili riflessi di luce che si creano sulla superficie di uno specchio d’acqua; forse sta ad ognuno di noi trovare il significato più opportuno di un album troppo sfuggevole per poter essere codificato in maniera sufficientemente oggettiva.

Posso solo dire che da ora in poi avrò meno paura nel tuffarmi nelle acque di un lago...

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