"Nessuna illusione si concretizza in realtà"

"Nessuna illusione si concretizza in realtà"

"Nessuna illusione si concr..."

Sbagliato, mi dispiace. Vuoi riprovare? Non puoi.

Chissà come mai la maggior parte dei film che più abbiamo apprezzato durante la nostra infanzia sono cartoni animati. Da piccoli preferivamo i disegni rispetto agli attori in carne e ossa. Vai a capire perché. Comunque sia, qua da noi l'opinione che l'animazione sia qualcosa solamente per bambini trova un appoggio incredibile e ingiustificato. Si dice anche che la ragione si dia agli scemi.

Il cinema d' animazione è roba per bambini e per nessun altro.

La realtà. Se vedo, percepisco e sento qualcosa, questo qualcosa non potrà mai da me essere identificato come falso, l'irreale è reale, il reale dipende dalla percezione e parlare in termini assoluti è un azzardo. Non c'è nessuna porta ai confini tra l' illusione e la realtà, queste ultime ci girano attorno, si scambiano. Tutto dipende da quando alziamo gli occhi, così come di giorno vediamo il sole, la notte vediamo la luna. Ma questo quando il cielo è sereno. Esistono anche nebbia, nubi, pioggia. E lì le cose si incasinano un pochetto.

Satoshi Kon veste, in quest'opera, i panni di un David Cronenberg del cinema di animazione. Perfect Blue è un film violento, delirante, allucinatorio, che mescola e rimescola le carte in tavola. L'inizio potrebbe già far sospettare qualcosa: ci viene presentato il fenomeno giapponese delle Idol, ragazze che vengono prese molto giovani e buttate in pasto al mercato, in ogni ambito dello showbiz, oggetto a volte di stalking e sempre di perversione e morbosità da parte del pubblico. In una parola: trash. Quindi siamo alle prese con un film di denuncia, che sdogana un fenomeno irritante e folle? No. Certo, una certa critica a una realtà del genere c'è ed è inevitabile. Ma non è qui che si va a parare.

Si inizia presto. Una decisione. Una semplice decisione di vita, la fine di un capitolo e l'inizio di un altro, più luminoso, più duraturo. Che invece si rivela essere un crescendo continuo di ansia e terrore.

Inizia presto un trip orrorifico di un'ottantina di minuti, che frantuma e ricompone un affresco fatto di realtà e illusione, tenute insieme ma ben separate. Poi il colpo. Realtà e illusione cominciano a mischiarsi, cosa che crea una corrente, un vortice vischioso in cui affonda ogni cosa. Con violenza e confusione. Sempre più stordente e morboso.

Da far vedere e rivedere ai propri figli perché crescano nel modo più armonioso e stabile possibile

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