Io sono fatto al dritto. Sì. Al tempo stesso noto che gli altri sono tutti fatti arrovescio.
Mi spiego meglio: Io amo le canzoni d’amore, odio le canzoni di odio. Mi fanno tristezza le canzoni tristi e mi rallegrano le canzoni allegre. (Una mente lineare, la mia, un pensiero limpido e puro come l’acqua della sorgente).Questo sito (micro mondo) e proporzionatamente il mondo intero (macromondo) è pieno di gente che ama le canzoni di odio (metallo pesantissimo, death metal, sludge, brutal, Afghanistan doom metal etc…) e odia le canzoni d’amore (gigi d’alessio e compagnia bella), che si rallegra a sentire musica triste (ma sì, slowcore, sadcore etc…) e si rattrista a sentire musica allegra (musica caraibica, salsa & Merengue).
Insomma, potrei continuare all’infinito, tanto ormai l’ho bell’e dimostrato: Non siete di fronte ad uno specchio deformante (come vi hanno detto) ma quelli lì siete proprio voi! Gli strani siete voi.
Ed è per questo che, correttamente e sistematicamente delegittimando i gusti comunemente accettati come “Alti” benché solamente “Altri” (e pertanto erroneamente ritenuti superiori), mi ritrovo pienamente legittimato ad encomiare (OUT LOUD) questo album di leggerissimo swing-pop (jazzato), intarsiato con liriche che non possono che essere uno scherzo: “Bimba se sapessi” “Mettimi giù” “Io e Rino” e via dicendo…alla faccia della musica impegnata, alla faccia dei testi da studiare all’università, alla faccia del tempo, sfacciatamente e anacronisticamente intrisi di ironia spicciola, innocua , un concentrato di sarcasmo buono, capace solo di scalfire la crosta in superficie del perbenismo imperante, un marasma di invettive per niente traversale, per niente obliquo e per niente difficile. Pop da lounge bar, ecco.
È un piacere ascoltare Sergio Caputo, con un coctail in mano, sdraiato in poltrona con i piedi sul tavolo, macchia di sugo sulla canotta, e un ghigno di soddisfazione stampato in faccia, sì, la faccia di uno che non sta facendo nulla di ché, per niente speciale, per niente unico e assolutamente senza qualità, in mezzo al mondo per sbaglio e lo sguardo di uno che ti sta facendo un favore.
Eccomi qua.
Elenco tracce testi e video
01 Bimba se sapessi (03:48)
Idrofobina vegetale, bevo per dimenticare
Il mal di mare
Viscerale che questo mondo mi da
Respirazione artificiale
Per resuscitare il vecchio buon umore
Fai il favore non criticarmi perché
E’ sempre più difficile tirare avanti questo show
Mi fanno male i piedi a furia di ballare
Un pediluvio nel tuo cuore mi concederò
Bimba se sapessi che monotonia
Tutte quelle balle sulla fantasia
Guarda che mestiere che mi tocca fare
Io con questa faccia e il mio passato da dimenticare
Bimba non è un caso di nevrastenia
Puoi denominarlo spreco di energia
Tutta la fatica che mi tocca fare
Solo per riuscire a galleggiare in questo pazzo mare
…
Abito qui perché non sali
Ho una collezione di medicinali
E due bicchieri, gli avanzi del pranzo di ieri
Ci sono tante sfumature
Anche nel colore delle scottature
Le abrasioni che questa vita ci fa
Mentre inesorabili
Tiriamo avanti questo show
Ho un forte mal di testa a furia di sgolarmi
Con un tuffo nel tuo cuore mi rinfrescherò
Bimba se sapessi che monotonia
Tutte quelle balle sulla fantasia
Guarda che mestiere che mi tocca fare
Io con questa faccia e il mio passato da dimenticare
Bimba non è un caso di nevrastenia
Puoi denominarlo spreco di energia
Tutta la fatica che ci tocca fare
Solo per riuscire a galleggiare in questo pazzo mare.
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