"Nelle mie notti
più solitarie
tu la mia mente
fai prigioniera
"

Musica che risuona da un'epoca lontana e lascia il segno del tempo. Eppure certe canzoni notturne le puoi ascoltare anche di giorno, perché da esse trasudano ricordi di vita vissuta. Puoi anche non averla avuta quella vita. Puoi essere sempre stato solo. Puoi avere una valanga di ricordi o non averne nessuno. L'effetto che certe melodie suscitano ti incanterà. O che tu stia guidando o che tu sia sul letto a contemplare il soffitto. E se tu non hai una persona precisa a cui pensare, non importa. C'è la sua voce a cullarti, c'è Sergio Endrigo.

"E io già sogno
di naufragare
su dolci coste
da scoprire
"

La grandezza degli artisti, quelli che danno emozioni, risiede nel divenire eterni attraverso la loro arte. Bacalov ed Endrigo nel 1974 realizzano un'opera d'arte fatta di immagini dentro altre immagini, realtà poco tangibili e sogni realizzabili. La poesia fa l'amore con la musica in un idillio di colori e vagabondaggini. Hanno raggiunto l'eternità.

"Ma nei tuoi sì
e i tuoi no
io ho trovato
l'amore che
strappa i capelli
"

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