"Shadow Project" è, appunto, il "progetto ombra" di Rozz Willams e di sua moglie Eva O. che, nel 1991, fecero uscire quest'album omonimo quando il vecchio amico di Rozz, il chitarrista Valor e la tastierista Gitane Demone, gli avevano già usurpato i diritti relativi al nome della sua creatura musicale, ossia i Christian Death.

Rozz fece diversi tentativi per reimpadronirsi del vecchio nome conteso (suonò con Eva O. in diverse occasioni col nome, appunto, di Christian Death), ma, alla fine, per non incappare nelle solite questioni legali, fu costretto ad abbandonarlo.

Eppure il nome Christian Death, Rozz lo aveva stampato nel cuore, così come la musica dei primi lavori della band che rappresentarono, e rappresentano tuttora, in maniera definitiva quello che suole definirsi "death rock" e, cioè, una musica che comprende elementi tratti dal punk e dal gothic rivestiti di atmosfere blasfeme che, al contrario di molte band dell'epoca, non erano fini a sé stesse, ma accomunate dall'anticristianesimo radicato in Rozz sin dalla sua adolescenza che gli attirò, com'è ovvio, le ire e le feroci critiche di vasti settori della società americana.

Valor pensò che l'odio innato di Rozz verso la religione fosse riproponibile a tavolino, ma i lavori del suo gruppo testimoniano come abbia soltanto cavalcato il clamore suscitato dagli exploit dissacranti di Rozz, scadendo sempre più in un gretto quanto pacchiano clichè sia dal punto di vista scenico che musicale. Consapevole di tutto ciò, nei primi anni 90, prese forma, come detto, il "progetto ombra" di Williams e signora.

Un disco che dimostra tutto il talento del poeta più oltraggioso della storia del rock che riassume tutte le caratteristiche delle sue vecchie opere e, cioè, la ruvidezza e l'esoterismo di "Only Theatre of Pain", le atmosfere più rilassate e romantiche di "Catastrophe Ballet" e la strumentalità di "Ashes".

Parti veloci, hardcore style, si alternano a parti lente infarcite di campane e suoni cupi (Under Your Wing e Working On Beyond), ossessivi rituali vodoo ritmicamente creati dal giro di basso-chitarra-organetto (Death Plays His Role e Penny In a Bucket), cadenze heavy (Here And There e Holy Holy), inni al maligno (Holy Hell), spazi più rilassati e più strumentali (Into The Light). Il tutto condito dai vocals profondi del profeta dell'anticristo Williams che lancia imperterrito i suoi sermoni. Questo progetto ombra fu molto importante per la scena gotica statunitense degli anni 90, poiché alcuni dei musicisti che lavorarono con Rozz ed Eva, formarono band di culto tra gli amanti di quelle sonorità come i Mephisto Walz e i Faith and The Muse.

Dopo l'uscita del disco, i soliti problemi di Rozz con la droga e l'alcool, che lo rendevano estremamente instabile ed irascibile, fecero allontanare dal progetto la moglie (si separarono poco dopo) che, tuttavia, ci rientrò per partecipare all'acustico e toccante "From The Heart" (consigliato anch'esso) nel 1998, a pochi mesi dal suicidio di Williams.

"From The Heart" che è stato considerato da alcuni quasi un riavvicinamento a quel Dio che aveva così orrendamente ingiuriato ed avversato nella sua vita. Forse sentiva che il suo tempo terreno giungeva alla fine e, nella paura e disperazione di quei giorni, pensava che l'unico che potesse dargli sollievo e pace era proprio colui che aveva considerato il suo nemico di sempre.

Elenco tracce e video

01   Under Your Wing (02:28)

02   The Other Flesh (01:57)

03   Death Plays His Role (02:38)

04   Penny in a Bucket (02:54)

05   Epitaph (Time Will) (03:51)

06   Red Handed (04:07)

07   Here and There (02:16)

08   Working on Beyond (03:23)

09   Holy Hell (03:48)

10   Lying Deep (06:01)

11   Into the Light (07:51)

12   Holy Holy (03:34)

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