Questo "Live from Miami" racchiude i maggiori successi della carriera della vocalist colombiana... e Shakira stupisce ancora, tra effetti speciali e grandi interpretazioni. Cominciamo subito con "Estoy aquì", introdotta dallo strimpellare di un sithar, passiamo subito alla più recente "Te dejo Madrid" e subito la hit "Don't bother", che Shakira interpreta con la sua chitarra elettrica. Una piccola pausa in spagnolo per introdurre la magica "Antologìa" (dove ci racconta, tra le risate del pubblico, della sua prima cotta), e subito ecco "Hey you", orecchiabile dell'ultimo disco. Un'altra piccola pausa per introdurre la splendida evergreen "Inevitable", che fa commuovere tutto il pubblico, ma subito riecco la Shaky aggressiva di "Si te vas", dove litiga con un ex fidanzato.

Quando entra Alejandro Sanz tutti capiscono che è il momento della hit "La tortura", dove si vede la grande intesa dei due artisti. Si torna sulle note romantiche con "No", dove Shakira esegue una affascinante coreografia con le lunghissime maniche del suo abito. Certo non poteva mancare "Whenever, wherever", introdotta da una ipnotica danza del ventre, e un tuffo tra il pubblico. Si passa momentaneamente all'inglese per far conoscere la band, e di nuovo il romanticismo con "La pared", "Underneath your clothes". Ecco la Shakira degli esordi in "Pies descalzos" e "Ciega, sordomuda", facendo ruggire il pubblico. Penultime le sonorità arabe di "Ojos asì", impreziosita da tre coreografie. Come potrebbe chiudersi un simile concerto se non con un'adrenalinica "Hips don't lie"?.

Concerto bellissimo, emozionante, divertente. Unica pecca: la fotografia in certi momenti non è buona. Ma quasi non ci se ne accorge, persi nel mondo di Shakira.

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