I Kintsuba Yokan sono delle deliziose caramelle di gelatina, popolari da oltre 500 anni in Giappone. Sono spesso servite nelle tradizionali case da tè di Tokyo. Sono deliziosamente dolci e colorate, si attaccano ai denti ed hanno i sapori più strani. Se cominci a mangiarle non riesci più a smettere.

Un sacco di cose dolci e colorate si trovano laggiù.

Ma le caramelle più buone del Giappone sono altre.

"Shonen Knife: The most adorable punk pop band in the world!!

O per meglio dire: “Every Band Has a Shonen Knife Who Loves Them” come il titolo dell’album tributo che gente come Sonic Youh, Red Kross, L7, Chemical People ed altri (più di venti!) ha voluto dedicare loro.

Perché tutti, tutti amano queste tre coloratissime Kokeshi. E come si fa a non amarle?

Flower-power-pop-punk from Japan!!

Già questa introduzione potrebbe bastare per darvi un’idea delle meravigliose Shonen Knife, terzetto di solari fanciulle che si formarono nel paese del Sol Levante, precisamente ad Osaka, nel lontano 1981. Ma un qualcosa sulla loro storia in musica la aggiungiamo, per la vostra felicità.

Due sorelle innamorate del surf, dei Beatles, dei Ramones, di Elvis Costello; sono Naoko e Atsuko Yamano, la prima chitarra e voce, la seconda ai cori seduta dietro ad una batteria (che suona come se fosse un membro di una band da cartone animato). A loro si aggiunge la bassista Michie Nakatani; ecco pronta la band che subito si mette al lavoro, scrivendo canzoni che parlano di bambole, di pesciolini rossi, di corse felici con le biciclette nei campi fioriti, di fiumi di cioccolata e gelato.

La musica che ti aspetteresti di ascoltare ad un party nel Paese delle Meraviglie, con il Mago di Oz che passa una cicca allo Stregatto. Ma non fatevi strane idee: questa è roba tosta, fottutamente tosta. Perché non si scherza con la fantasia, la fantasia è una cosa seria.

Ed anche la vita non è una cosa colorata: Mani Nishiura volerà con la sua auto all”’Isola che non c’è” il 4 novembre del 2005 e Atsuko mollerà la sorella per sposarsi e diventare adulta.

Ma Naoko non molla.

Perché loro sono una band comunque Punk: un Punk leggero ed ingenuo, che potrebbe essere suonato, per accompagnare il sonno dei bimbi, in un asilo.

In una vecchia intervista così parlava a proposito Naoko: "Mi piace giocare con le canzoni che scriviamo, come fossero dei balocchi che tiro fuori dalla cesta dei giocattoli. Non siamo portate per scrivere canzoni d'amore: siamo molto timide".

Questo è il Rock’n Roll, quello vero, quello che ci ha salvato la vita almeno una volta a ciascuno di noi.

Una lunga serie di dischi pubblicati e di Tour promozionali in giro per il mondo; le ho anche viste in concerto decenni fa e devo ammettere che dal vivo ci sapevano davvero fare, con un tiro ed una carica che aumentava a dismisura rispetto alla pulizia ed al candore uditivo dei lavori in studio. Era la Primavera del 1993 e ricordo benissimo che, prima della loro esibizione, fecero un buon numero di foto agli alberi fioriti cresciuti intorno al piccolo locale milanese, accompagnando il tutto con sane e compiacenti risate: che si tratti del Bloom di Mezzago? E chi lo sa...ahahahaha!!!

Avete capito che culo che c’ha questo montanaro terrone?

Nel 2011 festeggiano i trent'anni di carriera con un album tributo ai Ramones: siamo appunto qui per parlarVi di "Osaka Ramones", con quella copertina che fa il verso a "Road To Ruin" dei fratelloni Newyorkesi. Atsuko aveva già lasciato la band ed al suo posto è arrivata Emi Morimoto: la sostanza non cambia di una virgola (e poi con un cognome così ditemi che altro strumento poteva suonare la dolce Emi). Tredici brani suonati prima di tutto con quella carica e quel divertimento quanto mai necessari, tenendo presente che le Shonen Knife sono da sempre considerate delle Ramones in minigonna!! I compianti Joey, Johnny, Dee Dee, e dal 2014 anche Tommy, avranno certamente gradito.

Si parte con l'inno assoluto di "Blitzkrieg Bop" e in men che non si dica si giunge alla fine, sancita da "Pinhead". Ma ci si è divertiti un sacco: cazzo, devi essere lobotomizzato se riesci ad ascoltarlo restando fermo!

Questo è il cielo del Queens visto da una finestra di Osaka.

Neanche i Ramones sapevano di essere così colorati, dolci e lisergici. Nessuno poteva rileggere quelle canzoni in modo così calligrafico eppure così innovativo. Se vuoi davvero capire i Ramones devi ascoltare le Osaka Ramones.

Capito @Pinhead?

Ma siamo sicuri che tu questo disco ce l’hai (perché ce l’hai vero?) e perciò ti dedichiamo questa recensione.

Come fai a non amarle queste piccole bambole Hakata, come fai a smettere di mangiare i Kintsuba Yokan?

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