Quando si parla di Shoegaze americano, bisogna sempre fare i conti con le radici intrinseche dei musicisti Transatlantici. Gente come Medicine, Loveliescrushing (quasi totalmente), i primi Lilys (messi giustamente nel calderone Shoegaze), hanno poco o niente da spartire con gente come Swirlies, (certe cose dei) Drop Nineteens, Eric's Trip, etc. Tutti buttati assieme nel calderone "Shoegaze Americano". I Primi si rifacevano più ai suoni liquidi che uscivano dall'Inghilterra, i secondi mantenevano un approccio spigoloso e Noise, tipicamente americano. Una cosa li accumunava, ed erano i My Bloody Valentine, sempre in bilico tra Regno Unito e States, simbolicamente in mezzo all'Oceano, tra le onde e il cielo, il sole e la luna.

In ritardo con i tempi, sebbene formatisi nei primi anni 90 sotto il nome Shift, gli Should cambiano nome e si strapparono un piccolo spazio in quel mondo Shoegaze (il secondo dei due sopracitati). in Feed Like Fishes si possono sentire: nenie lofi, sommerse da un mare di noise che delizia le orecchie e non le inasprisce; un andamento lento che ricorda i Galaxie 500. Antico e nuovo si fondono come degli ascoltatori di un Futuro Remoto che ascoltano il Futuro Prossimo.

Una piccola gemma dimenticata nel 1998, che ritorna prepotente anche grazie alle ristampe del loro disco realizzato sotto il nome Shift e alla reunion che ha portato 2 nuovi album.

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