Demoni.

Behemoth la grande bestia, Asmodeo il lussurioso, Echate dagli occhi di fuoco, Pazuzu che parla alle partorienti e Lucifero il portatore di luce (ed è per questo, ricorda, che Dio lo odia più di tutti gli altri).

Dove vanno quando non azzannano il nostro Spirito, dove dormono quando non parlano con noi?

Io lo so.

Stanno al Chelsea Hotel.

Mischiano le loro voci a quelle di Dylan Thomas e di Thomas Wolfe, ai gemiti di Nico e alle bestemmie di Allen Ginsberg. Si aggirano tra le stanze in gotico vittoriano e i balconi in ferro battuto, dove hanno suggerito versi a Bob Dylan ed a Leonard Cohen, hanno visto Tennessee Wiliams ed il suo Frank Merlo amarsi di nascosto ed hanno guardato Basquiat morire un pezzo alla volta.

E si, tra quelle voci, ci sono anche quelle di Sid e Nancy.

I demoni lo sanno cosa accadde davvero quella notte di ottobre del 1978, ed ormai lo sanno solo loro, perché anche Rokets Redglare se ne è andato nel 2001, portandosi dietro quella verità che, ormai, solo lui (spacciatore ed attorucolo da quattro soldi) conosceva.

Verità che, in ogni caso, non interessava a nessuno.

Soprattutto non interessava alla EMI, che pagata la cauzione, si era affrettata a mettergli su un gruppo - gli Idols - per battere il ferro ancora caldo, prima che quel coglione di inglese tirasse le cuoia. Lo sapevano bene che il disco di un pazzo assassino drogato avrebbe venduto molto di più di quello di un imbecille troppo fatto per soccorrere la sua donna che moriva lentamente, dissanguata in un cesso del Chelsea Hotel.

E non sono neanche male gli Idols, dentro ci sono anche due ex New York Dolls, ma è Sid che non va.

Sid non è mai andato.

Sarà stata colpa di Anne, sua madre, che, da sempre drogata, rimasta sola lo caccia di casa a quindici anni.

E per strada conosce Johnny e, allora, John Simon Ritchie diventa Sid Vicious, per via del suo criceto.

Ma così non va, sta diventando un eroe romantico, e qui di romantico non c'è niente.

Io volevo parlare di punk.

L'ennesima sigla che non vuol dire un cazzo, per critici ed ascoltatori pigri, ma che, stavolta un ruolo ce l'ha (si proprio quella parolina), eccome se ce l'ha.

Che l'abbia inventato un critico del Chicago Tribune, che parlava di Ed Sanders, o Dave Marsh su Creem o Lenny Kaye nelle note di Nuggets, quello che conta è che il termine era nell'aria già dai primi '70, McLaren e i Pistols - semplicemente - se ne appropriarono.

Non volevano inventare niente, McLaren e i Pistols, volevano diventare famosi e fare un sacco di soldi. E Johnny il marcio (l'unico ad avere talento) famoso lo è diventato, ed un poco anche McLaren, e ci hanno fatto pure un bel po' di soldi.

Ma i discografici, che quei soldi li hanno cacciati, e che si sono accorti troppo tardi che lo stavano prendendo nel culo, quel termine - adesso - lo dovevano far fruttare.

Così ecco spuntare fuori quella parolina per ogni cosa: il rock blues di Ian Dury, il glam dei Test Tube Babies, il garage dei Damned o il rock (rock e basta) dei Clash. E tanti altri. E pure un sacco di roba che non c'entrava niente, ma proprio niente: Siouxsiee, Elvis Costello, i Jam, persino gli XTC. Per dire solo dell'Inghilterra.

Perché in America (dove questa roba sarebbe, fondamentalmente, nata) fecero pure di peggio: Patty Smith (la sacerdotessa punk!), i Television (!), i Talking Heads (!!), Wayne County et cetera et cetera.

Ah, I Ramones!

Ma i Ramones sono i Beach Boys!

Nati nel grigio del Queens e non al sole della California, nell'America di Gerald Ford (!!) e non in quella di Kennedy, senza la purezza dei '60 e senza un Brian Wilson che si mettesse in testa di essere un Grande Compositore, ma sempre i Beach Boys (e questo io lo considero un grande complimento), che cazzo c'entravano con quella truffa (e fuffa) del punk?

E il peggio doveva ancora venire.

Perché negli anni successivi nel calderone del punk ci hanno buttato di tutto e, per farcelo stare di tutto, in quel calderone, via ad inventarsi sigle e sotto-generi del cazzo (HC, HC melodico, Straight Edge, Oi, Emo, Queer, Trashcore, Screamo....) per un pubblico sempre più integralista e conservatore che misurava gli assoli col centimetro e si scaldava a discutere su cosa fosse punk e cosa no.

Insomma (per dirne una) io non riesco a concepire tradimento maggiore per un monumento del Power Pop come «Zen Arcade» che dargli del punk.

Perché, vedete, per me esistono solo due dischi punk e uno dei due esiste solo nella mia fantasia.

E tra questi due non c'è «Never Mind....», sciccoso e sovraprodotto (si sovraprodotto, mica lo dico io, lo diceva Kurt Cobain. Insomma ci aveva lavorato Chris Thomas, uno che aveva messo le mani sull'album bianco degli scarafaggi!) e neanche «Spunk!», per ragioni simili.

No, i miei 2 album punk sono questo «Sid Sing» e uno che esiste solo nei miei sogni.

Io darei non so cosa per un disco suonato da un gruppo composto da Glen Matlock al basso, Pete Best alla batteria, Tommy Hall (cosa sarebbe diventato Tommy Hall se il cantante del suo gruppo non si fosse messo in testa di affettarlo con una scure!) al jug e Anthony Philips alla chitarra, insomma quelli che sono stati cacciati (o si sono cacciati da soli) a calci in culo via dal mito. Che gruppo sarebbe! Ci spiegherebbero cosa vuol dire ripetere e ripetersi per tutta la vita che loro avrebbero potuto essere là, tra le stelle a mangiare fragole e bere succo di lampone, e Astaroth - che ritrova le cose perdute dagli uomini - sarebbe stato assiso in mezzo a loro.

Ma questo disco non lo hanno inciso.

Hanno inciso «Sid Sing».

Perché quel coglione inglese le cuoia le ha tirate per davvero, dopo averci provato due volte, ci ha pensato mammina che, organizzata una festa per la sua libertà provvisoria, ha pensato bene di dargli un po' della sua roba (un bel po'). Risultato, una bella overdose e John Simon (o Sid) si addormenta per sempre tra le braccia di quella poveraccia di Michelle Robinson, un'attricetta che si erano affrettati a mettergli accanto. E non mi tirate fuori che dietro la sua morte ci sarebbe ancora Redglare, sarebbe come credere davvero che in questa storia ci sia lo zampino di Beeltzebub, il grande ingannatore.

Allora la Virgin prende un po' di covers da un concerto, registrato di merda qualche mese prima al Max's Kansas City, quel paio di cose che erano riusciti a fargli incidere in quei mesi (tra cui la famosa versione di «My Way») e buttano sul mercato questa mezz'oretta scarsa di roba, che arriva pure al numero 30 delle charts in UK, e si rifanno un po' delle spese.

E, insomma, sarebbe finita qui. Sid aveva chiesto di essere sepolto vicino alla sua Nancy, ma la famiglia Spungen si oppone. Allora mammina lo fa cremare e, nottetempo, sparge le sue ceneri sulla tomba di Nancy.

Romantico?

Ve l'ho detto: qui non c'è niente di romantico.

Infatti mammina non ci pensa proprio a spargere le ceneri di Sid da qualche parte e se le riporta in Inghilterra. Ma, quando arriva a Heathrow, sta talmente fuori che l'urna le cade e le ceneri si spargono per terra.

Buona parte finisce nella spazzatura.

E questo, questo si che è un finale punk.

Dedicato a @Pinhead, nella speranza di fargli cosa gradita.

Elenco tracce testi e video

01   Born to Lose (03:07)

Well, that's just the way it goes
This city is so cold
And I'm ... I'm so-so
That's why I know (I say hey)

Born to lose
Born to lose
Born to lose
Baby I was born to lose

Nothing to do
And nothing to say
Only one thing that I know
It's the only way ... I said hit it!

Born to lose (I say hey)
Born to lose (I say hey)
Born to lose
Baby I was born to lose
Baby I was born to lose

Living in a jungle
It ain't so hard
But living in the city
It'll eat out ... eat out your heart (I said hey)

Born to lose (I say hey)
Born to lose (I say hey)
Born to lose
Baby I was born to lose
Baby I was born to lose
Baby I was born to lose
Baby I was born toâ ¦

Born to lose
Born to lose
Born to lose
Baby I'm born too lose
Baby I'm born to lose

Born to lose
Born to lose
Born to lose
Baby I'm born too lose

02   I Wanna Be Your Dog (03:19)

So messed up i want you here
In my room i want you here
Now we're gonna be face-to-face
And i'll lay right down in my favorite place

And now i wanna be your dog
Now i wanna be your dog
Now i wanna be your dog
Well c'mon

Now i'm ready to close my eyes
And now i'm ready to close my mind
And now i'm ready to feel your hand
And lose my heart on the burning sands

And now i wanna be your dog
And now i wenna be your dog
Now i wanna be your dog
Well c'mon

03   Take a Chance on Me (02:52)

04   Stepping Stone (02:18)

I, I, I, I, I'm not your stepping stone
I, I, I, I, I'm not your stepping stone

You're trying to make your mark in society
Using all the tricks that you used on me
You're reading all those high fashion magazines
The clothes you're wearin' girl
are causing public scenes

I said
I, I, I, I, I'm not your stepping stone
I, I, I, I, I'm not your stepping stone
Not your stepping stone
Not your stepping stone

When I first met you girl you didn't have no shoes
Now you're walking 'round like you're front page news
You've been awful careful 'bout the friends you choose
But you won't find my name in your book of Who's Who

I said
I, I, I, I, I'm not your stepping stone
I, I, I, I, I'm not your stepping stone
Not your stepping stone
Not your stepping stone

05   My Way (03:54)

06   Belsen (02:11)

Belsen was a gas I heard the other day
In the open graves where the jews all lay
Life is fun and I wish you were here
They wrote on postcards to those held dear
Oh dear

Sergeant majors on the march
Wash their bodies in the starch
See them all die one by one
Guess it's dead guess it's glad
So bad

Belsen was a gas I heard the other day
In the open graves where the jews all lay
Life is fun and I wish you were here
They wrote on postcards to those held dear
Oh dear

Be a man be a man Belson was a gas
Be a man kill somone kill yourself be a man
Be someone kill somone be a man kill yourself

07   Something Else (02:06)

Look at that
Here she comes
Here comes that girl again
One of the cutest since I don't know when
But she don't notice me when I pass
She goes with all the guys from outta my class
But that can't stop me from thinkin' to myself
"She's sure fine lookin', man, she's something else"

Look at that
'Cross the street
There's a car built just for me
To own a car would be a luxury
But right now I can't afford the gas
A brand new convertible is out of my class
But that can't stop me from thinkin' to myself
"That car's fine lookin', man, it's something else"

Hey, look at that
Just wait and see
Worked hard and saved my dough
I buy that car and then I roll up with Joe
Get me that girl and we go ridin' around
We look real sharp with the wide top down
I keep on dreamin' and thinkin' to myself
"When it all comes true, man, well that's something else"

Hey, look at that
Watch out this
Never thought I'd do this before
But here I am a-knockin' on her door
My car's out front and it's all mine
It's a '41 job not a '59
I got that girl and I'm thinkin' to myself
"She's sure fine lookin', man, well she's something else"

08   Chatterbox (01:51)

I said Chatterbox
I said ya squalk a lot
C'mon gimma some lips
Yeah Chatterbox

I call you up
Don't give me no line
I'm comin in your home
On the chatterline

All dressed up
I got nowhere to go
Seems like fun night
On the telephone

Said Chatterbox
I said ya squalk a lot
C'mon gimma some lips
Yeah Chatterbox

C'mon c'mon c'mon
Yeah Chatterbox
C'mon c'mon c'mon
Yeah Chatterbox

I said Chatterbox

I said Chatterbox
I said ya squalk a lot
C'mon gimma some lips
Yeah Chatterbox

Call you up
Don't give me no line
I'm comin in your home
On the telephone

All dressed up
I got nowhere to go
Seems like fun night
On the telephone

I said Chatterbox
I said ya squalk a lot
C'mon gimma some lips
Yeah Chatterbox

C'mon c'mon c'mon
Yeah Chatterbox
C'mon c'mon c'mon
Yeah Chatterbox

I said Chatterbox

09   Search and Destroy (03:02)

10   Chinese Rocks (02:43)

Somebody calls me on the phone
Say hey-hey-hey is Arty home
You wanna take a walk
You wanna go cop
You wanna go get some Chinese rock
I'm livin' on a Chinese rock
All my best things are in hock
I'm livin' on a Chinese rock
Everything is in the pawn shop
The plaster fallin' of the wall
My girlfriend cryin' in the shower stall
It's hot as a bitch
I should've been rich
But I'm just diggin' a Chinese ditch

11   I Killed the Cat (01:04)


  • noveccentrico
    7 lug 16
    Recensione: Opera:
    C'è tanta di quella carne al fuoco che uno rischia di lasciare un commento a paragrafi. L'uso criminale della terminologia lascia il tempo che trova (peggio di punk c'è "post punk" ma anche "ars nova" non scherza per niente. Potrei chiuderla con "indie" e mandare in blackout il sito e il database di Pitchfork. Gira il video di Jumpy Velena che narra la storia di quando bloccò Strummer a Bologna, urlandogli tutto lo sdegno per aver tradito con London Calling il movimento punk. A me 'sta gente che si deve riconoscere nei movimenti, che siano punk, vegani, grillini, paninari, animalisti, opussini, mi terrorizzano. E se qualcosa di rivoluzionario è accaduto, nella Londra Thatcheriana, nella New York depressa e impoverita da una guerra perduta o da un borough mostruoso dove Vicious diventava l'oggetto del desiderio del trend setter di turno, bè, tutto questo non può chiamarsi "punk". Recensione mirabile, album "storico", perché con quella copertina racconta tutto. Tutto quello che c'è da dire, lo si intuisce già in quella copertina.
    • nes
      7 lug 16
      che commento della madonna!
    • lector
      7 lug 16
      Vero: gran bel commento! Grazie.
  • sotomayor
    7 lug 16
    Recensione: Opera:
    Il fatto è che recensioni (pagine) come questa in qualche modo sono esse stesse qualche cosa che per i contenuti abbia un significato pregnante e possa per questo essere classificata come rock and roll.

    Recensione per forza preferita. Io devo dire che personalmente non sono mai stato molto interessato a Sid Vicious e i Sex Pistols e in fondo non me ne frega niente neppure del punk, ma quel disco di cui parli e che esiste solo nei tuoi sogni credo sia anche uno dei miei dischi preferiti. Per il resto...

    'No, i miei 2 album punk sono questo «Sid Sing» e uno che esiste solo nei miei sogni.

    Io darei non so cosa per un disco suonato da un gruppo composto da Glen Matlock al basso, Pete Best alla batteria, Tommy Hall (cosa sarebbe diventato Tommy Hall se il cantante del suo gruppo non si fosse messo in testa di affettarlo con una scure!) al jug e Anthony Philips alla chitarra, insomma quelli che sono stati cacciati (o si sono cacciati da soli) a calci in culo via dal mito. Che gruppo sarebbe! Ci spiegherebbero cosa vuol dire ripetere e ripetersi per tutta la vita che loro avrebbero potuto essere là, tra le stelle a mangiare fragole e bere succo di lampone, e Astaroth - che ritrova le cose perdute dagli uomini - sarebbe stato assiso in mezzo a loro.

    Ma questo disco non lo hanno inciso.

    Hanno inciso «Sid Sing».

    Perché quel coglione inglese le cuoia le ha tirate per davvero, dopo averci provato due volte, ci ha pensato mammina che, organizzata una festa per la sua libertà provvisoria, ha pensato bene di dargli un po' della sua roba (un bel po'). Risultato, una bella overdose e John Simon (o Sid) si addormenta per sempre tra le braccia di quella poveraccia di Michelle Robinson, un'attricetta che si erano affrettati a mettergli accanto. E non mi tirate fuori che dietro la sua morte ci sarebbe ancora Redglare, sarebbe come credere davvero che in questa storia ci sia lo zampino di Beeltzebub, il grande ingannatore.'

    Be', grazie.
  • Hank Monk
    7 lug 16
    Recensione: Opera:
    bravo!
  • dipsomane
    7 lug 16
    Recensione: Opera:
    mi era simpatico quando ero pischello, seppur privo di qualsiasi tipo di talento artistico. vittima di un gioco più grande di lui, tentativo abortito di creare un personaggio dei fumetti vivente.
    comunque un giovine coraggioso; mettere il proprio uccello dentro la povera Nancy era una prova degna dei peggiori episodi di jackass e una dimostrazione di sprezzo del pericolo notevole (anche se in un mondo pre-aids). tu bravo, con questa rece hai ampiamente superato tutto il contributo artistico che il buon Sid ha lasciato ai posteri...
  • RinaldiACHTUNG
    7 lug 16
    Recensione: Opera:
    Questo disco e le cover di Something else e C' mon everybody, quel titolo che quasi fa il verso a vecchi LP jazz del tipo "chet sings"...
  • Excreted Alive
    7 lug 16
    Recensione: Opera:
    Parole sprecate per una testa di cazzo. Guardati la copertina de "Disgrace to the corpse of Sid" dei Sore Throat e capirai cosa ne penso.
    • lector
      7 lug 16
      Ho fatto di più: mi sono andato a leggere la tua recensione.
  • Buzzin' Fly
    7 lug 16
    Recensione: Opera:
    Era un coglione, capitato in mani più furbette
    • Buzzin' Fly
      7 lug 16
      magari oggi sarebbe l' Idolo dei vegani. Certi personaggi si fanno plasmare dal periodo in cui capitano. Gente dice lo stesso di Barrett ma Barrett era una genio.
    • Buzzin' Fly
      7 lug 16
      Ma che stronzate che scrivo , talvolta. Syd Vicius idolo dei vegani ?
    • proggen_ait94
      7 lug 16
      Io, francamente, qua sono morto
    • lector
      7 lug 16
      Anche io....
    • Buzzin' Fly
      9 lug 16
      ma guarda che riflettendoci due minuti non è poi così una stronzata.
  • CosmicJocker
    7 lug 16
    Recensione: Opera:
    Recensione punk-allucinogena!
  • SandroGiacobbe
    7 lug 16
    Recensione: Opera:
    3+6-7+4-1
  • odradek
    7 lug 16
    Recensione: Opera:
    Beh... forse non l'ho mai sentito, questo disco. Ma anche fosse dubito ricorderei, ho dimenticato tante di quelle cose, sarebbe davvero buffo ricordassi proprio questa. Bella l'immagine delle ceneri ai piedi dell'etilista e poi nel cassonetto. In fondo romantico sei, come ogni punk.
    • imasoulman
      7 lug 16
      neanche i Cohen del "Big Lebowski" arrivarono a tanto, quanto a grottesco
    • lector
      7 lug 16
      Già, sono un vero romantico
  • imasoulman
    7 lug 16
    Recensione: Opera:
    Adesso capisci perchè non scrivo più recensioni? Perchè è meglio leggere le tue
    • imasoulman
      7 lug 16
      e comunque sull'argomento "Sid & Nancy" era un film del cazzo, dunque assai bello
    • lector
      7 lug 16
      Grazie Ima. Non si vede ma sto arrossendo.
  • Pinhead
    7 lug 16
    Recensione: Opera:
    A me Sid Vicious ha sempre suscitato una tristezza infinita e questo disco non l'ho mai ascoltato.
    Quando ero un ragazzino avevo appesa in cameretta la locandina di «Sid & Nancy» ma la staccai poco tempo dopo, insieme ai posters di Clash, Pstols e Ramones, quando cominciai ad apprezzare la musica a prescindere dall'etichetta punk (come quella stampigliata sulla mia copia di «Never Mind The Bollocks»); perchè era difficile trovare posters di Dream Syndicate, Giant Sand o Died Pretty, per cui via tutto.
    Sottoscrivo ogni singola parola scritta, sopra ogni altra quelle spese per i Ramones, che adoro ancora oggi forse proprio perché con il punk comunemente inteso avevano poco a che fare. A parte il fatto che punk erano le nuggets di Lenny Kaye ed i Ramones da quella musica tra beat, mersey-beat, garage, psichedelia e surf hanno tratto linfa vitale per 20 anni.
    Bravissimo.
  • llawyer
    7 lug 16
    Recensione: Opera:
    Il 28 febbraio 1977 McLaren mandava ai vari giornalisti un telegramma così: " YES DEREK (Derek Johnson, del NME, ndr) GLEN MATLOCK WAS THROWN OUT OF THE SEX PISTOLS SO IM TOLD BECAUSE HE WENT ON TOO LONG ABOUT PAUL MCCARTNEY STOP EMI WAS ENOUGH STOP THE BEATLES WAS TOO MUCH STOP SID VICIOUS THEIR BEST FRIEND AND ALWAYS A MEMBER OF THE GROUP BUT UNHEARD AS YET WAS ENLISTED STOP HIS BEST CREDENTIAL WAS HE GAVE MICK KENT WHAT HE DESERVED MANY MONTHS AGO AT THE HUNDRED CLUB
    LOVE AND PEACE MALCOM MCLAREN.
    Questa è la prima cosa che mi viene in mente di Sid Vicious. Bella recensione!
    • lector
      7 lug 16
      Avrei voluto (forse anche dovuto) approfondire meglio il ruolo di Sid Vicious nei Sex Pistols. Quella storia andava raccontata. Ma la recensione sarebbe venuta lunga il doppio. Io taglio via più della metà di quello che scrivo prima di inviarlo e, comunque, vengono fin troppo lunghe. Lo so: sono un po' logorroico, ma mi piace molto scrivere e parlare di musica. Grazie a te ed a tutti quelli che si soffermano a leggere quello che scrivo con benevolenza. Ciao
    • llawyer
      7 lug 16
      Quello che ho scritto c'entra abbastanza con alcune tue considerazioni. Per quello ho ritenuto di mettere il mio commento. Ciao
    • lector
      7 lug 16
      E' vero e ti ringrazio. E sono sempre felicissimo di ricevere la tua attenzione.
  • Alexander77
    7 lug 16
    Recensione: Opera:
    La rece è meglio di qualsiasi cosa abbia fatto SId. E tanto pure...
  • De...Marga...
    7 lug 16
    Recensione: Opera:
    E' da una mezzora che penso che cazzo scrivere sulla recensione; due cose allora. Uno: quanto era figo mettersi il lucchetto al collo e buttare via la chiave (cosa che faceva molto punk al Liceo e che feci tra i cristi e le madonne dei miei genitori). Due: Zen Arcade è fottutamente Punk!!!
    • lector
      7 lug 16
      Quanto mi sarebbe piaciuto incontrarti quando giravi col lucchetto al collo! Davvero!
      Su "Zen Arcade" rispetto la tua opinione (ci mancherebbe), so che nasce da una profonda conoscenza di quel disco.
    • gate
      9 lug 16
      Ahahahahah
  • nes
    7 lug 16
    Recensione: Opera:
    Ti voglio bene, e ti invidio
    • lector
      7 lug 16
      Beh, cavolo nes! Grazie, grazie davvero.
  • nes
    7 lug 16
    Recensione: Opera:
    @[Bartleboom] @[kosmogabri] @[korrea] muovete le natiche, venite a leggere, piazzate il vostro cinque e fate schizzare 'sta pagina dove merita.
  • lector
    7 lug 16
    Recensione: Opera:
    E' vero che Sid non aveva nessun talento, che fu sfruttato, masticato e sputato e che, probabilmente, aveva il cervello come un capocchia di spillo. Io non voglio esaltare né le sue gesta, né la sua "opera", né il suo lascito (ammesso che ci sia). E' che io non riesco a non provare una profonda pietas per questo ragazzino di 21 anni (già, questo era....) e per quell'altra ragazzina scoppiata di Nancy. Per quell'amore (già, questo era....) assurdo, malato e disperato. Come tanti altri che nessuno conosce. E poi mi piace raccontare storia. Hai ragione @[odradek] : sono solo un romantico.
    Grazie a tutti coloro che sono passati di qua.
  • Miss Kinotto
    7 lug 16
    Recensione: Opera:
    Lector, in questo periodo non posso pretendere troppo dalle mie meningi. Me la leggo con calma e ripasso, a leggere gli altri pare meriti un casino.
    • lector
      7 lug 16
      Falle riposare le tue meningi, avranno cose ben più importanti da fare che dare retta ai miei compitini. Ciao
  • luludia
    7 lug 16
    Recensione: Opera:
    per una volta, aldilà dello stile, non mi sei tanto piaciuto..troppa sufficienza nel liquidare il punk...ma ti voglio bene uguale...
    • luludia
      7 lug 16
      rimani comunque sempre uno dei miei recensori preferiti...
    • lector
      7 lug 16
      E' piacevole anche ricevere critiche costruttive, grazie.
    • luludia
      7 lug 16
      oddio non è così costruttiva, non ti ho mica spiegato il motivo...
    • luludia
      7 lug 16
      è che il discorso si farebbe lungo...
    • lector
      7 lug 16
      "Troppa sufficienza" spiega anche troppo bene....
    • luludia
      7 lug 16
      senti , una cosa fondamentale del punk è la ventata d'aria fresca, l'energia che ha portato...non scordarti che moltissimi gruppi si son formati dopo aver ascoltato i sex pistols, band che tu liquidi in due righe...ecco questo nella tua recensione non c'è...poi senti, io sono piuttosto innamorato della scrittura e dello scrivere e so che che si sbatte, anche non volendo nella retorica, però insomma quella storiellina iniziale sui demoni io l'avrei evitata...poi molte altre cose che scrivi sono assolutamente condivisibili, compreso il ritratto di sid vicious che comunque si limita a dire, benissimo, cose sentite mille volte...sai che ti apprezzo moltissimo, ma sai anche che mi piace essere sincero...
    • luludia
      7 lug 16
      e comunque rimane un piacere leggerti...
    • lector
      7 lug 16
      Che bella cosa la sincerità.
  • boredom
    7 lug 16
    Recensione: Opera:
    ho il disco in casa, ed è pessimo! gran bella rece pero'.
  • HOPELESS
    7 lug 16
    Recensione: Opera:
    Io ho sempre preferito Jah Wooble, ma vabbè. Del cosiddetto Punk ho sempre apprezzato e apprezzo ancora (con senso storico, ovviamente) la filosofia non scritta, una specie di voodoo suburbano per neoprimitivi (non) appartenenti a tribù sottoposte all'era della tecnocrazia disumanizzante. Il problema è che gliela finanziamo noi, troppo spesso e in un numero che le minoranze resistenti non possono combattere adeguatamente. Usiamo le cose quando ci servono e non perchè i persuasori occulti ci inoculano bisogni striscianti la notte mentre sogniamo. Good work. "...quando arriva a Heathrow l'urna le cade e le ceneri si spargono per terra. Buona parte finisce nella spazzatura." Punk Not Diet.
    • Pinhead
      7 lug 16
      Quella del voodoo suburbano prima o poi me la uso.
    • hjhhjij
      8 lug 16
      "Io ho sempre preferito Jah Wooble" Chiunque sano di mente lo farebbe eh
    • HOPELESS
      8 lug 16
      c'era il cartello "battuta" esposto hj, non l'avevi visto? hahahha :-)
    • hjhhjij
      8 lug 16
      No che ne so, detto così sembravi serio. In effetti parevami strano.
  • Miss Kinotto
    8 lug 16
    Recensione: Opera:
    Me la sono letta e goduta Lector. Sui Clash rock la penso come te, sul resto non mi esprimo perché ne so poco. Apprendo più che altro. Ti cinquo, te lo meriti.
  • nes
    8 lug 16
    Recensione: Opera:
    io volevo postare 'sto video da, boh, 6 anni, forse è la pagina giusta:
    tutto quello che mi interessa di sto video tra l'altro è Who cares, IT'S MUSIC! e vale per il punk come per qualunque altro genere.
    ecco niente, credo dovrebbe essere un concetto incollato in casapagina, ma tanto credo tante stupidate.
    • RinaldiACHTUNG
      8 lug 16
      Uno dei miei film preferiti! Mi piacque perché, come detto da Geldoff una volta in un intervista, alla fine il messaggio è: essere punk vuol dire essere contro il sistema e contro l'etichettatura dell individuo, ma l'essere punk non vuol dire anche essere etichettato a tua volta?
    • lector
      8 lug 16
      Who cares, IT'S MUSIC!
      @[G] incollalo in casapagina!
  • aleradio
    8 lug 16
    Recensione: Opera:
    Prima o poi devo andarmene da qui, sennò non arrivo ai 30 anni
    • nes
      8 lug 16
      ma che? hai meno di 30 anni? Porco Zio...MA NON TI VERGOGNI???
    • aleradio
      8 lug 16
      Il 29 ne faccio 29. La cosa preoccupante non è che non ho trent'anni ma che i trent'anni sono imminenti. E se non arrivano loro, è imminente l'alternativa.

      In assoluto il commento più depresso della storia.
      Maronna santa
    • Miss Kinotto
      8 lug 16
      guarda che il passo ostico sono i 33 non i 30. Alche il migliore ha avuto il suo attimo di paura a 33.
    • Miss Kinotto
      8 lug 16
      .. alche ... va beh, volevo dire anche.
    • lector
      8 lug 16
      Beh, io è qualche decennio che mi sono fermato a 15....
  • macaco
    9 lug 16
    Recensione: Opera:
    Curioso che qua in Brasile tutto ció che é musicalmente pesante o ribelle é chiamato punk, ed é ormai divenuto un aggettivo che si puó applicare nel quotidiano quando la situazione é difficile. E` PUNK!
  • IlConte
    9 lug 16
    Recensione: Opera:
    Ecco perché non scrivo recensioni sarei forse più logorroico di te.... E comunque sono direi quasi in toto
    D'accordo con le tue considerazioni su Punk e minestre varie collegate dagli inutili dell'informazione
    Sul personaggio ognuno ha la sua opinione personalmente lo considero uno dei tanti tossici però a lui hanno dato un basso e lo hanno fatto suonare in quell'anno e nei sex pistols tutto qua... Grazie comunque della rece
  • BARRACUDA BLUE
    9 lug 16
    Recensione: Opera:
    Un poveretto dato in pasto al mito, un misero omosessuale represso incapace di stare a proprio agio nella dissoluzione-porno del Bromley Contingent e finito tra le braccia di una troietta da quattro soldi. In tutto cio' Rotten/Lydon si dimostro' superiore in ogni aspetto, anche finendo a battere per le stradine di Soho con i suoi amici marchette e illustri colleghi/e come special guests. Il disco e' l'emblema, ancor piu' del R'n'R Swindle, della chiusura di un ciclo, di quel cambiamento sincero nell'attitudine ma pilotato dai mezzi, dove certe iniziative personali erano un calcio in faccia alla realta' per il solo gusto di farlo e procurarsi sbigottimento e disgusto dai media che non attendevano altro. Il Punk 77 e' stato una serie di accadimenti,non solo discografici, alcuni dei quali presto sommersi dal vomito generale ( la Chrissie Hynde che nego' il suo coinvolgimento nella puttanata di cattivissimo gusto dei Moors Murderers per non giocarsi la futura carriera non seppe essere abbastanza Punk ). Non ho mai trovato che questo fosse un gran disco, Never Mind The Bollocks e' il disco e Glen Matlock e' il bassista, Sid solo un oggetto da luna park da abbattere con una schioppettata e ritirare il premio.
    • nes
      9 lug 16
      "Never Mind The Bollocks e' il disco e Glen Matlock e' il bassista, " quindi mi confermi non essere un mito quello del "vicious con i pistols non ha mai suonato neanche una nota, e dal vivo aveva il basso staccato"?
      "Sid solo un oggetto da luna park da abbattere con una schioppettata e ritirare il premio." questa mi piace un sacco.
    • lector
      9 lug 16
      Ciao Barracuda, è sempre un piacere leggerti.
    • BARRACUDA BLUE
      9 lug 16
      La risposta e' semplice caro Nes: l'album usci' con molto ritardo, era bello e pronto, l'uscita di Matlock si tradusse nell'aver fatto fuori l'unico che pensava a suonare, sue molte delle idee accreditate all'intero quartetto. Con l'entrata di Sid inizia subito il luna park, il tour americano da tunnel dell'orrore, la gente andava a vederli perche' erano leggenda, la musica divenne un fattore secondario. La presenza non pervenuta di Sid era necessaria per garantire l'implosione.
    • BARRACUDA BLUE
      9 lug 16
      Ciao Lector, complimenti per la rece ;-)
    • lector
      9 lug 16
      Jones, Cook e Matlock, non avevano capito un cazzo di quello che stava succedendo. Sid fu scelto solo per il suo aspetto. Ma neanche Rotten e McLaren erano pienamente coscienti di quello che stavano facendo. "Never Mind" è un gran disco ma è l'aspetto meno importante di tutta la questione (il disco). E alla fine Sid non fu solo una comparsa come si sarebbe voluto.
      Oggi Matlock fa concerti suonando versioni acustiche dei pezzi dei SexPistols (sic). E non c'è niente da capire....
    • BARRACUDA BLUE
      9 lug 16
      La filosofia di McLaren era cio' che l'intero movimento afferro', ma nel suo territorio personale il situazionismo venne portato alle estreme conseguenze. Molti gruppi coevi ai Pistols affrontarono esperienze pazzesche, a volte condivise con gli stessi fans ( la sagoma di Dagenham Dave e le follie militanti dei Finchley Boys sono per i primi Stranglers importanti quanto la loro musica ). Senza McLaren i Pistols non sarebbero mai esistiti, e quel Punk facilmente bollato come una versione hardcore del PubRock. Certo che alcuni di loro non capissero nulla, tutto viaggiava veloce, le idee, la musica, poco tempo per pensare, molto tempo all'azione, un fischio e andavi a suonare al Roxy nel giro di 48 ore al massimo, spesso senza soundcheck, il giorno dopo avevi le case discografiche a spintonarsi tra loro per acciuffarti, farti incidere un disco in tutta fretta e lasciandoti in molti casi piu' squattrinato di prima. Non c'e' altra scena musicale in assoluto, caro Lector, nella quale avrei voluto esserci.
    • lector
      9 lug 16
      Mi leggi nel pensiero. Cosa avrei dato per esserci. Anche se uno broccolone come me avrebbe rischiato seriamente di farsi male....
    • BARRACUDA BLUE
      9 lug 16
      Oggi molti reduci esibiscono le cicatrici come trofei. Meglio un giorno da leone che una vita da coglione.
  • fuggitivo
    10 lug 16
    Recensione: Opera:
    Aspettando Lao Tze vedo di trovare il cd.

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