*l'autore si accorge a recensione ultimata che il film è stato già oggetto di disamina su Deb. Spera, tuttavia che gli interrogativi posti possano dare adito a stimolanti dibattiti.
All'ennesima visione di Assassinio sull'Orient Express è d'obbligo una riflessione. Scorrendo la parata di personaggi che formano il cast di un caposaldo della cinematografia del Giallo, diventano sempre più chiari i motivi per cui la maggior parte della produzione cinematografica moderna stia vivendo uno stato di infausta recessione. Oggi sarebbe alquanto impossibile, infatti, mettere assieme uno stuolo di professionisti di decoro quali Sidney Lumet alla regia, Albert Finney, Lauren Bacall, Ingrid Bergman, Anthony Perkins, Sean Connery, Vanessa Redgrave, Richard Widmark, Michael York, Jacqueline Bisset, Martin Balsam, alla parte recitante. Le ragioni per cui ritengo sia irrealizzabile un'alchimia così potente come quella che nel 1974 diede vita a questo manifesto di superba prova di insieme, sono fondamentalmente due:
-1) gli esorbitanti cachet degli attori più in luce (ma non per forza più validi). Nessuna produzione correrebbe, oggi, il rischio di scritturarli senza avere la certezza di un cospicuo rientro al botteghino. Aggiungerei anche il fatto che Robert Altman, unico regista capace di attirare a sé grandi attori in cambio di compensi simbolici, non è più fra noi. Con ciò si esclude, quindi, anche la scrittura per "pregio di essere diretto da ..." (oltre a voler essere emblematico di chi sta sopra e chi sta sotto fra registi più o meno blasonati)
-2) la seconda e più importante ragione è la seguente: quali gli attori oggi in grado di eguagliare le performance di Albert Finney, di Lauren Bacall, di Ingrid Bergman, per fare dei nomi? Chi può essere messo a pari livello oggi?
Nell'era degli attori da "Martini? there's a party!" non ci si deve proprio sorprendere se il massimo che si possa raggiungere, nel genere corale, sono annacquati bozzetti a la Oceans Eleven. Si consideri, ad esempio, solo il fatto che un ultra considerato Sean Connery, sbiadisce se messo a confronto di Antony Perkins, il quale, nel caso specifico, fu capace di un'interpretazione di contorno così strabiliante (mimica eccelsa, superbo controllo dei tempi ), che solo il consumato professionismo dei protagonisti (vette recitative difficilmente raggiungibili nel trittico Finney-Bergman-Bacall) poté superare.
È cosa oramai assodata che nel Grande Cinema Moderno, che si tratti di thriller o dramma, i costosissimi carrozzoni vengano oramai trainati da uno o al massimo due cavalli di razza. E l'impresa è per loro quasi sempre ardua poiché attorno a questi grandi vi è, più che mai, il vuoto. Mostri sacri attorniati da VJ o Rifattissime. Attori da sitcom incapaci di reggere piani sequenza per più di trenta secondi, e via dicendo. In Assassinio sull'Orient Express i comprimari si chiamano Vanessa Redgrave, Martin Balsam, Michael York. E non so se mi spiego!
Davvero è un piacere per gli occhi e per le orecchie, quindi, partecipare all'intricatissima trama di una delle più avvincenti detective story, crogiolandosi nella maestria di attori senza tempo. C'è una scena in particolare che assurge ad esempio focale nel rappresentare l'Arte della Recitazione tout court. Mi riferisco a quella finale quando, a mistero risolto, sfilano tutti personaggi sulla scia di una mirabile colonna sonora ( R.R. Bennett). Nessun dialogo, solo sinergie. Il momento in cui si realizza l'incontro di sguardi fra Ingrid Bergman e Lauren Bacall è di un'intensità che difficilmente si ripresenterà (riesco a ricordare solo l'intesa Foster-Hopkins nel Silenzio degli Innocenti). Così come i singoli interrogatori condotti dal detective con la testa a uovo Hercule Poirot appaiono degli eleganti scontri fra ottimi schermitori.
Come il genere richiede non si vuole svelare troppo di questo eccitantissimo film. Ad ogni modo quando alle spalle vi è la penna di Agatha Chrisite e la cinepresa di Lumet, è difficile rimanere delusi. In conclusione, consiglio questo film agli amanti del genere ed a chiunque abbia le idee confuse su cosa significhi recitare nonché su come si costruisca una partitura di ispirate prove d'attore.
Carico i commenti... con calma