Ci sono artisti che salgono sul treno della fama e del successo mentre ce ne sono altri altrettanto bravi se non di più che aiutano questi primi a prendere quel treno ma proprio per questo rischiano di rimanere a loro volta alla stazione ad attendere il prossimo ed il prossimo ancora.

Silvano Chimenti, chitarrista tarantino autodidatta classe 1947 è uno di questi galantuomini.

Appartiene a quella stirpe di musicisti purosangue che annovera tra i suoi ranghi nomi come Sandro Brugnolini, Piero Umiliani, Giovanni Tommaso.-

3 LP al suo attivo tra i quali questo secondo targato 1970: Viaggio attraverso i problemi dell'uomo: droga interamente strumentale (Come piace al sottoscritto senza tante struggenti menate vocali su amori persi e conseguenti lacrime)

Come l' omo ha da esse omo la musica ha da esse musica, a'dda puzzà de musica!

Come session man virtuoso della chitarra a 12 corde ha collaborato ed inciso assieme a gente del calibro di Mina, P. Pravo l. Dalla, D. Modugno, G. Morandi, C. Baglioni, O. Vanoni, A. Branduardi E. Morricone, L. Bacalov, F. De Andrè e diversi altri bigs del panorama musicale italiano.

In alcuni pezzi di G. Morandi come “C’era un ragazzo che come me, amava i Beatles e i Rolling Stones” oppure “Se perdo anche te” e “Un mondo d’amore” c'è lo zampino di Silvano Chimenti.

Ha suonato in più di 3.000 dischi, pioniere e memoria storica di tutto e di tutti coloro che gravitavano nel campo musicale della Roma di quei tempi, Techetè vivente.

Questo suo LP, Droga, fa' parte di una più vasta serie di album intitolata "Viaggio attraverso i problemi dell'uomo" tutti con la stessa copertina che trattavano temi diversi si và da titoli come Traffico/Lavoro/Povertà/Nevrosi e appunto...Droga.

E' il prototipo del disco con le più diverse influenze, rivoluzionario per l' epoca, che spazia dal genere Beat Lounge Psychedelico al Progressive Rock al Jazz.

Me ne sono innamorato al primo ascolto per poi farlo mio, mio per modo di dire in quanto introvabile se non sul Tubo.

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