I Silverstein. Si pensava che dopo l'ottimo album d'esordio di questo fantastico gruppo essi sarebbero o sprofondati nell'oblio della commercialità o avrebbero continuato la loro strada. Fortunatamente hanno scelto la seconda opzione.
L'album si presenta come un miscuglio di emozioni e sofferenze concentrate su 11 canzoni, 11 tracce spettacolari che vi entreranno in testa e non usciranno più. I Silverstein hanno la grande capacità di non annoiare l'ascoltatore proponendo canzoni imprevedibili, alcune melodiche e più stile Hawthorne Heights, altre più dure e urlate, stile FATA e Underoath, ma la differenza sta che ogni canzone è davvero bella. L'album si apre con "Your Swors vs My Dagger" e già dall'intro di questo pezzo si capisce che i Silverstein sono ancora gli stessi di When Broken Is Easily Fixed, segue "Smile In Your Sleep", a mio avviso la canzone più bella dell'intero album, dove a farla da padrone è il batterista che ha davvero una tecnica eccezionale, insieme al cantante con una voce che passa dal melodico all'urlato senza nessuna sbavatura. Si prosegue con canzoni stupende, tra cui l'omonima "Discovering The Waterfront", fino ad arrivare alla numero 7, un altro pezzo riuscito e tranquillo, "My Heroine" impregnata di tristezza e sofferenza.
Alla fine, di questa nuova ondata emocore che va in questi anni, veramente pochi gruppi riescono a segnare e lasciare un'impronta in questo ambiente, e io credo vivamente che i Silverstein con questo album, il disco della conferma se vogliamo, ci siano riusciti, e alla grande.
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