Premessa: i live dovrebbero essere una celebrazione di un qualcosa di speciale, soprattutto però dovrebbero esser suonati e prodotti al meglio. Ora, niente contro gli Slipknot, ma questo live, per quano prodotto ottimamente ha la sua pecca principale nella band stessa: sinceramente poche band suonano peggio di loro.
La loro confusione in sede live è pressochè disarmante, e forse i musicisti ( a parte il batterista Joey Jordison, che, pur non eccelso, la sua figura decente la fa) sembrano davvero dei dilettanti. Su disco forse questa confusione non la si nota, ma il live davvero non brilla e non decolla. Sarà per i chitarristi che davvero non riescono ad andare oltre il riffetto nu-metal, sarà che la sezione ritmica a volta fa più casino che reale musica, ma questo live lo sconsiglierei a chiunque non fosse amante dei 9 mascherati.
Ed è un peccato perchè in fondo le canzoni sono carine, hanno la giusta potenza che ci vuole, una voce che sembra cattiva in studio... quindi le premesse per una buona prestazione ci sono tutte. Ma le lacune, e sono tante, si sentono si dall'opener "The Blister Exists" fino a rivelarsi completamente alla quarta traccia "Before I forget". Corey Taylor non ce la fa con la voce, grida per la prima canzone e poi si spompa a poco a poco. Le carenze strumentali invece si fanno vivissime nel binomio "Vermillion" e "Pulse of The Maggots" in cui i chitarristi suonano nella maniera più approssimativa possibile... Sembrano facciano il verso alla coppia storica King-Hanneman (scusate se bestemmio) anche se sinceramente il confronto con i due pilastri metal non regge assolutamente. In seguito abbiamo solo la solita scaricata di doppia cassa ripetitiva e Corey che tenta di gridare ma si vede quanto fiato gli manchi. Il solo di batteria è forse l'unica cosa che riesce bene nel disco, il resto è tutto anonimo: gli episodi dell'ultimo disco non brillano neanche in sede live (che patetica "The Nameless"....), i vecchi episodi vengono un tantino rovinati e diventano quasi fastidiosi.
Da notare la versione di "people=shit" da brividi in senso negativo, troppo confusionaria. Quando il live è finito ho tirato un sospiro quasi nervoso. Confusione, distrazione; ecco cosa troverete in questo doppio disco live. Consigliato ai soli fan e a chi, da fan sfegatato, accetta ogni uscita discografica del proprio gruppo preferito come oro colato.
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