SONIC YOUTH_  THE ETERNAL 

Un bagliore fulmineo squarcia i quattro anni di silenzio della Gioventù Sonica.

E' così che parte subito accelerato "The Eternal", quindicesima fatica dei nostri, che segna un ritorno ad un'etichetta indipendente (la Matador di Cat Power) dopo quasi un ventennio di militanza Geffen.

Ma gli intenti sono chiari: Let's Rock.

Stop ad eccessivi intellettualismi o a motivetti ammiccanti, la banda qui sembra tornata a far sul serio. Anche se con qualche ruga.

Parte il primo brano "Sacred Trickster", e sembra di ritornare ai tempi di "Sister", in cui tutto sembrava avvolto da una strana magia nera, con l'intento polemico di Kim Gordon a far da sovrano in questa cavalcata, uno dei migliori episodi dell'opera, avvolto da chitarre claustrofobiche e un testo surreale.

Poi la sorpresa: parte "Anti-Orgasm", e sembra di esser caduti per sbaglio nel calderone dei Birthday Party, quanto la grinta elettrica che emerge sembra mischiare il Cave più punk-blues con certi suoni di "Dirty".

Ma poi arriva la sferzata pop di "Leaky Lifeboat", dedicata al poeta beat Gregory Corso, in cui ancora una volta Kim ulula insieme al marito, e ci fa innamorare di lei.

Proseguendo nell'album ci si accorge che nulla in realtà è mai fuori posto tra tutte quelle dissonanze, che ogni ritornello graffiante è lì pronto per scattare improvviso dal buio per acchiapparci e non lasciarci più andare.

E probabilmente questa mancanza di coraggio da parte della Gioventù Sonica a quasi trent'anni di carriera, può fare un po' storcere il naso a qualcuno; ma, ecco che arrivano le altre due gemme del disco: il capolavoro noise di Thruston, che qui ci chiama "Poison Arrow", e sa misurare perfettamente rumore e melodia nella furia metropolitana come forse nessun altro brano rock dei Sonic Youth dai tempi di "A Thousand Leaves".

Poi segue a ruota "Malibu Gas Station": psichedelico, nero, canticchiato da Kim, sembra quasi di essere dentro un libro di Palahniuk, quanto l'aria è accesa e brucia.

E il resto continua così, a tratti appassionando ("Thunderclap" e "Walking Blue"), e a tratti scivolando un po' via ("No way").

Ma sicuramente "The Eternal" consolida la nuova sonorità (l'ultima?) dei Sonic Youth dopo la parentesi con Jim O'Rourke, tralasciando però anche la melassa noiosa di "Rather Ripped".

Durante questo viaggio veloce sembra quasi che la loro attitudine abrasiva abbia lasciato sempre più spazio ad una sorta di spensieratezza giovanile, da far pensare quasi ad un viaggio all'incontrario, dal lontano e complesso "Confusion is Sex".

Questo insomma sono i Sonic Youth oggi: rock classico, contaminato e malato.

E anche se ormai non restano altro che un'istituzione, il tutto suona ancora dannatamente bene.

Elenco tracce e video

01   Sacred Trickster (02:11)

02   Anti-Orgasm (06:08)

03   Leaky Lifeboat (For Gregory Corso) (03:32)

04   Antenna (06:13)

05   What We Know (03:54)

06   Calming the Snake (03:36)

07   Poison Arrow (03:43)

08   Malibu Gas Station (05:39)

09   Thunderclap for Bobby Pyn (02:39)

10   No Way (03:53)

11   Walkin Blue (05:21)

12   Massage the History (09:51)

13   Pay No Mind (03:17)

14   No Garage (03:53)

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Altre recensioni

Di  gmetti

 "The Eternal convince dall'inizio alla fine. Non va preso a piccole dosi."

 "Se volete far entrare qualche vostro amico/a nello splendido mondo dei Sonic Youth, partite da qui."