Un sito che si occupa di musica indie e ancora nessuna recensione sui Sophia...per caso nessuno di voi ha mai ascoltato The Infinite Circle? Io l'ho fatto almeno mille volte, e tuttora, mentre scorre nel lettore, provo le stesse identiche sensazioni della prima volta.

Niente è cambiato, è sempre autunno. Il disco elimina tutto ciò che esiste intorno a me, vuole il mio completo abbandono. Penso: succede così da anni...ci sarà un motivo...se non tolgo le cuffie queste melodie mi rapiscono e non riuscirò a scrivere neanche stavolta...“I'm losing my direction.....losing my direction...”

Riprendo fiato dopo If Only, traccia n 2. Robin Proper-Sheppard è un genio. Lui è il creatore dei Sophia. Racconta le sue storie, il suo dolore, a se stesso, con grande onestà, con una chitarra acustica e una chitarra elettrica che si inseguono con dolcezza e poi si trovano, creando disegni perfetti e larghi spazi in cui la mia immaginazione può manifestarsi come rivelazione.

Incredibile il fatto che Robin, partendo da pretese di grande semplicità schematica, raggiunga una magnificenza melodica senza uguali. Il tono è dimesso, le canzoni lente, il pathos enorme, struggente, lo posso intuire fin dall'inizio delle canzoni, finchè non si accresce pian piano, sublime. Di tanto in tanto gli archi, il piano, echi di chitarra. E tutto è così perchè non potrebbe essere altrimenti, ogni nota è perfetta, evocativa. Non si può fare a meno di questo disco.

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