Uno sceneggiatore con qualche buon lavoro alle spalle, è in totale crisi creativa. Centinaia di fogli bianchi finiscono nel cestino sotto la scrivania dopo poche righe. Le scadenze per la consegna sono al limite e il lavoro neanche riesce a partire. Il libro da adattare è povero di eventi. Non succede quasi nulla, e i personaggi neanche si evolgono tanto... insomma, la vita di Charlie Kaufman (Nicolas Cage) è un fallimento; e a questo si aggiunge il conflitto con suo fratello gemello Donald, gioviale e scanzonato (Nicolas Cage - Duplicato!) anch'egli apprendista sceneggiatore, che rischia di superarlo velocemente grazie al suo approccio ben più diretto alle cose della vita.

La sceneggiatura di Charlie Kaufman parte da un incipit logoro (scrittore in scrisi da foglio bianco) per evolvere in maniera pirotecnica e divertita quanto sapiente e controllata in un operazione analitica di smantellamento del cinema popolare americano. 'Adaptation', il titolo originale del film è in realtà un molteplice rimando ai contesti narrativi del film, che avanzano in maniera parallela e interdipendente, ma sempre perfettamente controllati dalla regia pulita di Spike Jonze, che mantiene il filo narrativo in maniera quanto più possibile lineare, senza eccedere in inutili virtuosismi.

Nella prima parte due storie parallele si rincorrono. Da un lato Nicolas Cage alias Kaufman in crisi ideativa legge il libro (nota - il fratello gemello Donald nella realtà non esiste). Durante la lettura, un gioco di rimandi di rara eleganza descrive l'ideazione del libro stesso. La giornalista e scrittrice Susan Orlean (Meryl Streep) segue con interesse l'attività scientifica di un personaggio grottesco John Laroche (Chris Cooper, caratterista bravissimo - è il militare psicotico in American Beauty). Nella realtà cinematografica il libro giunge però ad un nodo filosofico ed evolutivo irrisolto, che è alla base della mancanza di ispirazione dello sceneggiatore. Il libro giunge alle stampe, ma l'autrice ha la sensazione che dentro di Lei qualcosa non fosse cambiato come avrebbe voluto, ed il libro risente di tale mancanza di adattamento, e che che il finale, fosse ancora realmente da scrivere.

A partire da questo nodo, le storie si intrecciano. Si intrecciano le storie dei due gemelli, con quella dello scienziato-avventuriero 'ladro di orchidee', con quella della scrittice Meryl Streep in un miscuglio perfettamente orchestrato.

Nella seconda parte del film, lo sceneggiatore chiede aiuto al "Maestro di sceneggiatura" Robert McKee (Brian Cox) per cercare ulteriori spunti creativi. Questo personaggio aggiungerà ulteriore carica e complessità narrativa al succedersi degli avvenimenti, aumentando il numero di variabili dipendenti che compongono il magma geniale di questo film, che vuole rappresentare un punto di arrivo, per tutto il cinema di genere popolare americano, oltre che un suo riepilogo strutturale.

In questa pellicola l'ideazione di una sceneggiatura, che è la sceneggiatura stessa del film in visione, viene smontata e rivoltata come un guanto più volte con disinvoltura e divertimento. Parte del merito è sicuramente degli interpreti, tutti bravissimi, con Nicholas Cage che addirittura si sobbarca il lavoro del doppio-personaggio con due personaggi caratterialmente opposti. Mery Streep come sempre è una garanzia in qualsiasi ruolo. Sono sicuro che entrambi abbiano accettato con piacere di partecipare alla lavorazione di un film tanto definitivo e geniale.

Da vedere e rivedere.

 

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