Una sfida... questa è una sfida, signori.
Una sfida alle vostre orecchie, una sfida al vostro cervello, una sfida alla vostra mente, cuore, polmoni, stomaco, ma soprattutto una sfida alla vostra concezione di musica: questo è un disco che vi farà meravigliare o vomitare, non c'è via di scampo.

Io personalmente lo adoro, nella mia cultura musicale c'è il prima e il dopo Spiral Architect. Questo disco mi ha aperto gli occhi verso sonorità che prima non immaginavo neppure, verso la sperimentazione sonora più estrema che abbia mai sentito nel metal.
Scordatevi le melodie, non fischietterete mai una loro canzone, ma verrete trascinati dal vortice creato dai loro controtempi assurdi, dalle malate linee vocali di Øyvind Hægeland, dallo sfrenato ed inarrestabile basso di Lars K. Norberg (e dal suo volume mai così volutamente alto in nessun altro disco al mondo), e sarete sopraffatti dalla purezza del suono di un disco che vi farà sudare freddo.
Sì, proprio così. Provate a sentire tutto di un fiato pezzi come "Spinning" e "Insect", e ditemi se la vostra carica di adrenalina non schizzerà alle stelle. Purtroppo la perla vera e propria di questa "true norwegian technical metal" band (Ogni riferimento ai Dimm... ehm... a CHICCHESSIA è puramente volut...ehm...casuale) è la bonus track della versione giapponese, "Prelude To Ruin", pezzo ricchissimo di intrecci musicali malatissimi e coinvolgenti.

Tornando alle nove tracce del disco europeo, in 43 minuti e 51 secondi si esprime senza tregua l'essenza del technical metal, branca del prog metal che punta sull'espressione massima della tecnica (ma guarda un po') dei musicisti alla ricerca della perfezione assoluta e della sperimentazione forzata al limite (non in senso negativo). Inutile chiedersi come suonino i cinque... sono incredibilmente precisi e potenti, e sono rimasto colpito dalla prova canora (criticata da tanti), specialmente dopo aver letto della presenza attuale e passata di Øyvind in diverse band black metal o, più in generale, bands che richiedano una voce "sporca", proprio a causa della pulizia estrema del cantante che spesso sfocia in falsetti acuti e potenti, facendo indigestione di cromatismi e funambolismi vari.

Vi consiglio di ascoltare l'album, e di diciamo "procurarvi" la traccia bonus. Se sarete sopravvissuti all'aneurisma che sicuramente vi colpirà, beh, allora siete proprio dei fanatici come me!
Ottimo lavoro ragazzacci! E spero che nel giro di 20 anni ci regalerete un altro disco... (se leggete le news sul sito capirete questa mia affermazione).

Malato.

Elenco tracce testi e video

01   Spinning (03:23)

02   Excessit (06:13)

Lost in an orbit ride, climb onto your highest mountain, find the fountain Wandering through shadows, on and on Climb on higher find the fountain Fall into spirals of condemnation And sacrifice your past to the fountain Know not how to get away from yourself Riding through the path of totality surfing hypersonic jets Equation of time Tracking golden spirals, contained within primordial seeds Reincarnation of your self Fall into overdrive, climb onto your highest mountain, find the fountain Wandering through shadows, on and on in despair Your death shroud enters your mind, disguised as virginity Trapped in perverted rites Young child's subverted mind Sheds its atmosphere Modus in rebus est

03   Moving Spirit (03:44)

04   Occam's Razor (01:32)

05   Insect (05:54)

06   Cloud Constructor: x. Cloud of Unknowing / y. Being and Nothingness / z. Shuffled (05:25)

07   Conjuring Collapse (06:30)

08   Adaptability (04:34)

09   Fountainhead (06:32)

10   Prelude to Ruin (07:34)

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Altre recensioni

Di  wwwhatemoornet

 Più che un disco una vera e propria sfida con voi stessi.

 I chitarristi non si perdono in inutili assoli fini a se stessi ma svolgono un efficace lavoro in fase ritmica.