Forse Scott "Wino" Weinrich non ha inventato il Doom rock.

Forse ha soltanto preso quel blocco di ardesia, nero e solenne come la marcia di un funerale elettrico, nato dai polpastrelli mozzi di Iommi, e lo ha messo a sciogliere alla luce di un sole imprigionato in una bottiglia, al calore di un deserto o di un falò di foglie di marijuana.

Il monolite si è liquefatto in una pozzanghera multicolore, una melma calda che ti si avvinghia alle caviglie e lentamente comincia a tirarti verso il basso, come un vortice ipnotico di un qualche fluido nero e colloso ("Fang"). Qual fango denso, Wino lo ha poi fatto evaporare in una treccia di fumo grigio e profumato, da aspirare e tenere il più possibile vicino al cuore, per commuoversi con misurate divagazioni psichedeliche ("Sea Legs") e brevi promenades cosmiche .

Di quel blocco compatto e apparentemente inattaccabile ha conservato l'anima, ne ha risparmiato il nucleo roccioso, il nocciolo dalle pareti ruvide e fuzzose ("Cosmic Artifact", "Powertime"). Ma lo ha scolpito in fogge nuove e visionarie, dove raffinati rampicanti di wah wah e ghirigori chitarristici dal retrogusto southern hanno trovato terreno fertile ("No Hope Goat Farm"), e la sua voce, roca e nasale, che spesso ricorda quella di Ozzy, pur senza mai esserne la spudorata imitazione, si è potuta coricare e sentire a suo agio.

E, ad un tratto, nelle sue mani, il Doom rock ha smesso di essere solo l'avvicendarsi lento ed oscuro di ritmiche vagamente blues, accordature sepolcrali, pentatoniche e quinte diminuite, ed è diventato ora una musica dolce e tristissima, fatta di arpeggi crepuscolari ("Dead Love"), di sonetti psycho-decadenti ("Lost Sun Dance"), ora un inseguirsi rapido di nuvole temporalesche, frenetico, punkeggiante avvicendarsi di accordi su un incandescente manico di chitarra ("Kill Ugly Naked").

Forse Scott "Wino" Weinrich non ha inventato il Doom rock. Di certo, con "Jug Fulla Sun" ('99), primo full lenght degli Spirit Caravan, lo ha preso per mano e lo ha portato dove non era mai stato.


"From the warm unknown

Into the cold beyond

Messagge of spirit

Is what's drivin me on

Climbing through the sea

On a magic craft from a sacred tree"

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