La recensione di oggi la voglio introdurre con una semplice parola, quella che considero la parola più adatta per rappresentare il disco che sto per recensire
Nostalgia
Top Gear, debutto della neozelandese Stef Animal, è pura e immensa nostalgia, quella che ti avvolge il corpo, che ti riscalda l'anima, che ti coccola amorevolmente, che ti fa sentire felice, ma allo stesso anche profondamente triste, poiché la nostalgia che ti abbraccia tanto amorevolmente non è null'altro che l'epifania delle mille essenze di tempi passati, che probabilmente non hai nemmeno vissuto (se sei del 95 come me), e che poi non erano null'altro, a loro volta, che un'illusione creata per mascherare le brutture di quei tempi.
Ma lasciamo perdere le robecce da poeta maledetto e passiamo alla roba normale, tipo la domanda che vi starete chiedendo in questo momento: ma questo Top Gear cos'è?
Top Gear è un disco di musica elettronica, composto da 15 brani per un totale di 29 minuti, abbastanza breve insomma, che però ha una particolare caratteristica: ognuno dei 15 brani è stato composto e suonato su un diverso "strumento" ciascuno, e registrato in un'unica sessione. Questi 15 strumenti li vediamo "posare" in bella mostra sulla copertina del disco, e sono tutti aggeggi old school eccetto uno. 5 Tastiere (di cui una pianola per bambini), 5 sintetizzatori MIDI multitimbrici (che negli anni 90 erano un must per il gaming su PC), 2 computer, una consolle, un generatore di forme d'onda arbitrarie ed addiritura un richiamo elettronico per anatre.
E voi non potete immaginarvi (ripeto, IMMAGINARVI) cosa non è il risultato
Stef maneggia quegli strumenti con una maestria da far PAURA a mezza scena elettronica, commistionando la purezza della musica d'ambiente con la VGM, più altre mille millemila influenze nascoste qua e là, con risultati che in certi punti vanno addirittura nel cinematografico (e nemmeno io oso immaginare quanto cristo possa essere difficile riuscire a creare atmosfere del genere senza sembrare esagerati o inutilmente pomposi).
Dai ritmi incalzanti di "You Have Powers!" al mood retrò di "Running Music", dal "vapore" di "The TGV" (Che sembra il jingle di una di quelle marche strane che vedi dentro alle cassette o dentro i DVD per l'Home Entertainment) al mood lugubre di Cave Story (fatta con il primo computer della lista, il BBC Micro, e che in nemmeno un minuto crea un'atmosfera da applausi), e poi oltre.
Ma per me i capolavori sono, per la precisione, 5:
-"Ducks", il brano fatto campionando i suoni del richiamo per anatre, che ti diverte ma allo stesso tempo ti sorprende;
-"In the Pines", un brano atmosferico e notturno da far venire i brividi per quanto è avvolgente;
-"Dragon Swirl", un low tempo con melodie austere e toccanti, fatto col synth più piccolo del mondo (il Ploytec PL2);
-"The Golden Condor", il brano fatto col secondo computer della lista (l'Amiga 500), e che fa un culo grosso così a tutti gli stronzi che usano FL Studio con i VST e poi dicono "faccio musica sull'Amiga, io!";
-"Our Spanish Dream", il brano conclusivo, e pure il più lungo (quasi 4 minuti), e che termina tutta l'opera in maniera esemplare, con cori sussurrati ed emotivi, atmosfere sospese, ed una melodia portante che metterebbe i brividi pure ai cadaveri.
Top Gear è un vortice inarrestabile di emozioni che ti prende in pieno, ma con una dolcezza impressionante. Ti prende e ti fa rivivere per una palpabile mezz'ora i tempi in cui eri bambino, in cui tutto ciò che ti bastava era un televisore acceso, qualche cassetta e dei videogiochi dell'epoca (della vostra epoca). E dopo che quella mezz'ora finisce, tutto sparisce, e rimani distrutto, in ginocchio, in lacrime e affranto dalla lontananza che ormai ti separa da quell'era di gioia e spensieratezza. Ma allo stesso tempo ti senti felice, felice per ciò che hai visto, felice per ciò che hai sentito, felice per ciò che hai vissuto.
...e giuro che mentre sto scrivendo queste ultime righe sto trattenendo un fiume di lacrime lungo quanto il Po (dopo quasi 8 anni che non succedeva), quindi non voglio trattenervi oltre.
Correte subito a sentirvi questo disco, io vado ad attaccare il Nintendo 64
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