Qualche anno fa, quando iniziai a prendere lezioni di chitarra, il primo filmato che l'istruttore mi fece vedere fu: "Tender surrender" di un certo Steve Vai.
Non è che io fossi un esperto delle sei corde o conoscessi chissà quanti altri chitarristi per poter almeno fare dei paragoni, non è che me ne fregasse poi tanto un cazzo di fare paragoni, da esperto di "pilu" capì comunque immediatamente che il soggetto con le braccia e le manine stava completamente stuprando d'amore l'ogetto con il manico e le corde.
Finita la lezione mi recai nel negozio di dischi più vicino e cercai maledettamente il cd di Steve Vai contenente "Tender surrender". Buonasera avete qualche album di Steve Vai? ...prova nel secondo scaffale in basso a destra della sezione hard/rock.
Cerco, cerco, cerco, cazzo eccolo... macchè un solo album! "Fire garden" prezzo 5 euro, nella tracklist non c'è "Tender surrender", però che bella la copertina, pazienza lo compro uguale.
Torno in macchina e mi accorgo dopo soli 60 secondi che questo tipo di musica mi piace davvero tanto.
Steve è molto veloce nell'esecuzione, ma in codesto album non gioca granchè su questa capacità. Si concentra molto sulla realizzazione di atmosfere e ambienti, preferisce stuzzicare l'ascoltatore con dei veri e propri giochi strumentali come nel caso di "Bangkok". Il suo stile solistico è caratterizzato da un impressionante padronanza del legato e della leva, di quest'ultima tecnica riconosciuto come il migliore al mondo, che utilizza per effettare le note. Il mondo musicale di Frank Zappa ha influito decisivamente sulle peculiarità chitarristiche di Vai e sulla sua concezione di dissonanze e scale modificate.
Ciò che contraddistingue un opera professionale da un'opera d'arte di un genio, sta nella passione, nel modo di sapersi far coinvolgere e nella voglia con cui questa viene realizzata, caratteristiche che sono confermate da capolavori come: "Warm Regards", "Brother" e "Dyin' Day".
L'album in questione ospita la grande volontà espressiva di Steve anche dal punto di vista vocale. Infatti l'opera, che contiene 18 brani, è divisa in una prima parte esclusivamente strumentale e in una seconda parte che abbraccia gli ultimi 8 brani tranne "Warm Regards" dove viene proposta per la prima volta la voce di un uomo che solitamente invece di far cantare se stesso, preferisce far cantare la chitarra.
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