Autunno 2005: dopo circa 10 anni di assenza, mai cosi tanto tempo senza un nuovo album di inediti prima d'ora, Stevie Wonder torna in scena pubblicando "A Time To Love". L'album è stato preceduto in primavera, dall'uscita del singolo trainante "So What The Fuss", una canzone di protesta politica, molto sentita dall'autore (da tempo immemore antagonista di Bush e del suo governo), dai toni parecchio accesi e dal trascinante e coinvolgente ritmo hip-hop. Nella quale troviamo una fortissima critica al popolo americano per la mancata elezione di Kerry: ". . And if we live in a democracy and you don't use your power to vote, knowin' some would like to turn back the hands of time, Shame on us, Shame on me, Shame on you. . " Non manca il rimprovero alla società americana ancora troppo ingiusta e razzista secondo il Maestro: ". . Should I be drivin thru a klantown, find a restourant to get me some food, and someone says-"Hey boy, we don't serve your kind"-Shame on them. . "

Bellissimo pezzo con un ritmo e soprattutto un testo che sono una vera e propria scossa elettrica indirizzata agli ascoltatori statunitensi, ma direi al mondo occidentale in genere. Stevie non è nuovo per il suo attivo impegno politico, con la musica già si era espresso in pezzi come "You Haven't Done Nothin'" (da 'Fulfillingness' First Finale) o come "Conversation Peace" (dall'omonimo album), ma soprattuto si era reso partecipe alla campagna per l'elezione di Al Gore, candidato alla presidenza U. S. A. ai tempi della prima elezione di George Bush. Che si dice rappresentò una estrema delusione nell'animo dell'autore. Non mancano le tipiche love song, la più trascinante e passionale delle quali è a mio avviso "Passionate Raindrops" dal ritornello esplosivo e dolce allo stesso tempo, meravigliosa. Con un poetico insegnamento conclusivo: 'Let each drop of rain be a lifetime that our love won't end'. Nel disco ci sono ben 15 pezzi, l'autore riesce a mantenere altissimo il livello in tutti essi. Degne di particolare nota tuttavia: il maestoso incipit in apertura di disco "If Your Love Cannot Be Moved", la romantica "Moon Blue", le divertentissime e scherzose note suonate da Stevie alla Marimba in "My Love Is On Fire", ancora la meravigliosa classicona "Shelter In The Rain", l'energico ottimismo del singolo "Positivity" e la conclusiva, infinita (9 minuti), fascinosa e misteriosa "A Time To Love" (contenente ancora proteste politiche). Il tutto si conclude con un assolo di percussioni "mozzafiato". L'arte di Stevie Wonder col passare degli anni sembra diventare sempre più "perfetta e stilizzata", le sue note e le sue armonie che esplodevano fresche ed energiche nei suoi primi album, ora sembrano essersi cristallizzate con il tempo ed avere assunto una forma ancora più consistente, di un fascino infinito. Inoltre il tutto è eseguito, neanche a dirlo, in maniera impeccabile e con una ispirazione assoluta. Mr. Wonder centellina la sua produzione negli ultimi tempi, ma quel poco che esce è meravigliosamente perfetto.

We have Time for racism, We have Time for criticism, ... We make Time to debate religion, for passing bills and building prisons, ... We have Time to couse pollution, We have Time to couse confusion, wrapped up in our illusions. . . We have Time to conquer nations, ... hatred, violence and terrorism When will there be a Time To Love... ?

 

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