Sebbene questo non sia un disco "fresco" ho deciso comunque di recensirlo: in primo luogo nessuno su DeBaser l'ha fatto in precedenza e in secondo luogo non potevo lasciare correre un lavoro così senza dire la mia.
"House of Gold & Bones pt.1" è il primo disco di due (pt. 2 coming soon) realizzato dagli Stone Sour che NON sono la brutta e scialba copia degli Slipknot, anzi presentano delle sfumature sonore a volte anche più interessanti della band "cugina". Il disco è stato prodotto da David Bottrill (vincitore di 3 Gramnys) e distribuito dalla Roadrunner Records; è uscito in Europa il 22 Ottobre 2012 (il giorno successivo negli USA); la registrazione dei brani, invece, è avvenuta tra Iowa e Ontario.
Un'opera di livello superiore rispetto alle, pur buone, precedenti che, però, mancavano di quel tocco in più che qui si può cogliere: notevole davvero l'equilibrio tra parti melodiche ("Tired", "Taciturn"), impreziosite da eleganti archi, e pezzi pesanti ("RU486", "My Name Is Allen") che, talvolta, ricordano molto vagamente le sonorità della fanfara (sono ben 9 come ben saprete!) di Taylor e Root (qui, lasciatemelo dire, visceralmente odiata!).
Non avete voglia di ascoltare il disco perché l'urticaria da Maggots vi sta già pervadendo? Per farvi un'idea vi basterà ascoltare "Absolute Zero" e non ne rimarrete delusi!
Un plauso al missaggio che mette bene in evidenza il basso (qui affidato al bravo polistrumentista Rachel Bolan).
Ah...dimenticavo...dopo i due "House of Gold & Bones" il barbuto lead guitarist James sarà, con molta discrezione, cacciato a calci nel sedere dagli Stone Sour. Peccato...

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