Vorrei parlarvi della grammatica musicale dello stupore...
Sti cazzi, direte voi.
Beh, facciamo allora che vi parlo di una canzoncina. E facciamo che vi parlo anche di Antonia.
Antonia...
Antonia dorme tre ore per notte ed è un genio, una che, in qualsiasi situazione, vede subito chiaro...
Antonia è una psicologa e la cosa migliore che fa coi pazzi è sedersi e stare zitta.. e quando lo fa si calmano immediatamente...
Che Antonia seduta è un esempio di perfetto equilibrio, una linea continua che non conosce up and down, roba che lo zen in confronto è una minchiata. L'unico problema è che per lei siam tutti pazzi e, ogni tre per due, dà a questo del sociopatico e a quello del maniaco depressivo...
Ora il fatto che Antonia veda subito chiaro e pressochè in ogni cosa intercetti un sintomo, mi ha portato a pensare che, forse, tutti pazzi lo siamo davvero.
Io, ad esempio, un po' pazzo lo sono. E di quelli up and down tra l’altro, ma ho trovato un paio di rimedi: la poesia e la musica.
Che io son quasi un poeta e il quasi è molto importante, visto che nel mio caso scrivere è una terapia e ha uno scopo ben preciso, ovvero salvare istanti...
Si, si, io salvo istanti, ma non pensate che sia una cosa alata. E’come avere un giardino, o come lavorare all’uncinetto. Ma, soprattutto, è il mio modo di dar un senso alle cose...
Poi c'è la musica, ovviamente, e pure lei c’entra con gli istanti. Pensate alla psichedelia. Che la psichedelia, con quella sensazione di tempo sospeso alternato a un milione di aperture sognanti, è il retino perfetto per catturarare istanti e l'abito più adatto per lo stupore (leggi up).
E nella mia personalissima scala Richter delle emozioni è uno dei due poli...che l'altro è tutto ciò che gira attorno al folk e al genere della ballata, ovvero al concetto di furto d'anima (leggi down).
Ve l'ho detto, io sono molto up and down...e oscillo tra stupore e depressione, tra il primo Barrett (quello floydiano) e il caro Nick Drake... (entrambi casi clinici, vero Antonia?).
Oh Antonia, Antonia...
Antonia guarda con sospetto ogni up, intuendovi sempre un sintomo di mania depressiva. E forse, dico forse, ha pure ragione.
Dietro ogni arte dello stupore c'è, quasi sempre, la depressione...però, cara Antonia, chi se ne frega!!! Io senza l'up non son nulla, e anche senza il down...
Antonia, Antonia io ti voglio bene, anche se ho il sospetto che tu sia la più pazza di tutti.
Ora, per l’arte dello stupore, io vi faccio due nomi: i Beatles da "Rubber soul" a "Magical mistery tour" e i Floyd barrettiani, che, da quelle parti, ho preso casa tanto tempo fa...
Ma c'era tanta roba in quegli anni, una miriade di colorati/coloratissimi gruppini e gruppetti...Tipo appunto la sveglia fragola di cui si parla qui.
Ora, a parte il fatto che sta sveglia fragola io l'avevo inserita in una lista d'ascolto chiamata "cartoline dall'impossibile, ovvero come la lieta follia si imposessò di me" e che già questo basterebbe per la recensione, sto pezzo è magico forte.
Facciamo che innanzi tutto c'è il suono dei sixties, una robetta che andrebbe considerata patrimonio dell'umanità...facciamo che è una canzoncina assai gioiosa...facciamo che anche qui c'è quella sensazione di tempo sospeso alternato a un milione di aperture sognanti...facciamo che c'è il giusto mix di rococò sballato e chitarrine acide...
Ma, soprattutto, facciamo, come mi ha detto una volta Antonia, che è solo una bambinata...
Oh cazzo, Antonia...come al solito ci hai visto chiaro...che proprio di bambinata si tratta.
Bambinata, oppure up, oppure entusiasmo (letteralmente pieno di Dio).
Solo che l'uomo non è un bambino, ne tantomeno Dio... io si però, almeno quando sono in cielo, che poi ci ripensa lo zio Nick a riportarmi sulla terra.
O ci pensano un milione di altre cose...
Ma poi, per continuare con il facciamo che, facciamo che è pop...facciamo che è una caramellina...facciamo che è una cosa da nulla..facciamo che mette di buon umore...facciamo...facciamo che è una figata...
E poco importa che il testo sia un bignamino sixties piuttosto banale, non possiamo pretendere da tutti la capacità di scrittura di un Barrett. E poi quel che conta è il suono, che è il suono il retino che cattura gli istanti ed è il suono che riprecipita corpo e mente nella coscienza/incoscienza d’esserci.
Ed è esserci l’up.
L'esserci...
L’essere nel mondo, come diceva quel filosofo, uno che, come molti altri filosofi, s’è poi inguaiato Ma si son inguaiati in tanti. Che il vecchio Syd è impazzito e l’estate dell’amore è ben presto finita in paranoia.
Ma a noi non importa. A noi, semplicemente, tocca conservare il meglio di quanto accaduto.
Teniamoci allora questa canzoncina e la sua ingenuità bambinesca. Non è certo “Strawberry fields...”, anche se con le fragole c’entra qualcosa. Non è “Flaming” dei primissimi Floyd.
Non è insomma trascendenza pop…anzi è una canzoncina quasi sciocca, ma ce la teniamo uguale…e ce la teniamo perché ne abbiam bisogno.
Che poi, a ben pensarci, trascende anche lei e forse proprio perché è sciocca. Capito Antonia?
Oh Antonia, Antonia…lei pensa che siam tutti pazzi e, anche se è una psicologa, l'ultima cosa che vuol fare è curarci.
Lei si limita a constatare e a sorridere benevola. E' un genio, ve l'ho detto...
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