Anche se il nome del gruppo vi farà saltare alla mente una duplice possibilità di traduzione, è bene sapere che a nascondersi dietro questa band ci sono l'allora bassista e adesso produttore Mike Howlett (ex Gong), Sting (ex Last Exit), Andy Summers (con Soft Machine e Dantalian's Chariot tra gli  altri) e Stewart Copeland (ex Curved Air). Insomma uno sconosciuto musicista londinese insieme a coloro che subito dopo questa esperienza, cominceranno a conquistare il grande pubblico regalandogli dischi-capolavoro, destinati a diventare delle pietre miliari della storia del rock. Era già trascorso qualche mese da quando il giovane Howlett aveva lasciato il gruppo dei Gong e dovendo preparare dei demos, si era messo alla ricerca degli strumentisti che lo avrebbero aiutato a completare le pronosticate registrazioni. Nell'arco di un mese il bravo Mike riesce a reclutare la giusta formazione che gli permetterà di mettere su nastro, le cinque studio-tracks presenti su questo "Police Academy".

L'apertura del cd è affidata a "Visions Of The Night" (poco dopo rintracciabile solo come b-side di uno dei primi 45 giri dei The Police post-academy), un brano aggressivo quanto basta, la cui semplice struttura e il tirato assolo di Summers in puro rock'n roll style, li aiuterà a fare di questa formula il proprio trademark più rock. Superlativo seguito è rappresentato dal grande impatto emotivo di "New World Blues", dove la magnifica interpretazione vocale di Sting ed il precisionismo del basso di Howlett, ne fanno a parere di chi scrive, la più bella track del compact, anche per quelle antesignane e scintillanti sonorità che poco più avanti contraddistingueranno le  chitarre di Andy. Con "Lady Of Delight", scritta da Howlett come la precedente e presente anche in una pressoché inutile versione live in chiusura di lavoro, il quartetto ci dà dentro con un tenero pop rock che non avrebbe assolutamente sfigurato su un disco come "Outlandos D'Amour". Le ottime qualità esecutive  Mr. Howlett le mette in mostra in brani come "Electron Romance", in cui si riscontrano chiare influenze funky e molto vicine al suono di maestri come James Taylor Quartet (per i più vedi la sigla di "Starsky e Hutch"); non da meno il fluido e magnetico assolo di basso che il buon Mike ci regala in "Towers Tumble" (dove a cantare non è certo Sting!), un brano dal cantato notturno e angosciante che torna a vedere la luce in un sospirato refrain così naturalmente memorizzabile.

La live-performance degli Strontium 90 - che è stata registrata al Cirque Hippodrome di Parigi il 27 maggio 1977 -, comprende: "Lady Of Delight", meno pulita ma uguale alla studio-version; "Electron Romance" in cui i quattro inglesi sfruttano il brano come piattaforma su cui spargere a il proprio talento; infine "3 O'Clock Shot" (che ha la stessa introduzione di quella che sarà "Be My Girl - Sally"). Immediata pungente  ed al tempo stesso presagio di quelle gemme che compariranno sui primi due album dei veri The Police. Una traccia che esula dal discorso Strontium 90 compare in questo lavoro: si tratta della versione allo stato embrionale di "Every Little Thing She Does Is Magic", cantata/suonata da Sting ed immortalata su di un registratore Tcac a quattro piste nella casa di Howlett nell'autunno del 1976, per vedere la luce in veste ufficiale sul discreto "Ghost In The Machine" ben cinque anni dopo.

Per completezza di informazione sicuramente gradita ai divoratori di curiosità, sappiate che ad ospitare il resto delle registrazioni di "Police Academy" (avvenute su otto piste) sono stati i Virtual Studios di Londra, mentre per coloro i quali intendano possedere tutto di Sting & Co., l'edizione giapponese del cd, include due brani in più ripresi dal live-act.

Elenco tracce e video

01   Lady of Delight (04:26)

02   New World Blues (03:59)

03   Towers Tumbled (05:31)

04   Electron Romance (live) (07:57)

05   Every Little Thing She Does Is Magic (03:19)

06   Lady of Delight (live) (04:32)

07   Electron Romance (05:05)

08   3 O'Clock Shot (live) (05:17)

09   Visions of the Night (02:56)

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