Dopo l'inaspettato riscioglimento dei Sieges Even, avvenuto proprio nel momento in cui tutto stava andando per il meglio, i due perni della band Arno Menses (cantante) e Markus Steffen (chitarrista) cercano fortuna in una nuova band, i Subsignal, assieme agli ex Dreamscape Ralf Schwager al basso e David Bertok alle tastiere con anche l'ex Sun Caged Roel Van Helden.
Per chi adorava gli estremamente sottovalutati Sieges Even la notizia dello scioglimento è stato un mezzo trauma ma alla notizia che Menses e Steffen avessero creato questa nuova band si è creato un nuovo centro di interesse e vi era in tutti la speranza che questo nuovo progetto potesse davvero ricalcare le orme dei Sieges Even. E così è stato!
"Beautiful And Monstrous" è un album caratterizzato proprio da quelle melodie che avevano caratterizzato gli ultimi due album dei Sieges Even, gli immensi e per me mai stancanti "The Art Of Navigating By The Stars" e "Paramount". Le melodie sono ricercate, raffinate, come di consueto in un album progressive, ma allo stesso tempo solari, orecchiabili e non impegnative per l'ascoltatore, magari pure adatte ad ascoltatori più mainstream, con quella sensibilità pop che emerge in diversi momenti delle canzoni senza mai far perdere qualità alle composizioni e senza mai finire nel pacchiano e rimanendo quindi sempre nel raffinato. Il suono delle chitarre appare sempre pulito, melodico, quasi mai oscuro, con pochi momenti heavy e risulta avere un peso estremamente determinante nell'apporto emozionale. Novità sono invece le tastiere, non presenti nella line-up dei Sieges Even, che con i loro sottofondi sempre delicati e suoni sempre accurati svolgono anch'esse un ruolo importante. Ma il veicolo principale a trasportare le emozioni è sicuramente il vocalist Arno Menses. Rimanere indifferenti alle sue linee vocali è praticamente impossibile, senza di lui sembrerebbe che la musica perda qualcosa.
Le 9 tracce (10 nella special edition) sono tutte ottime ma le mie preferite sono la opener "When Angels Fear To Tread", buona dal punto di vista ritmico e con un bello quanto raro assolo di tastiera; "Paradigm" con un ritmo decisamente vivace, qualche timida influenza metal, ed un ritornello che dà proprio un'idea di spensieratezza tipica di poche canzoni che ho sentito; "The Trick Is To Keep Breathing" con quell'ingannevole riff iniziale stile Rammstein che dà spazioad una melodia rilassata e ad un ritornello fra i migliori; "I Go To The Wind", anch'essa rilassata e delicata. Ma l'album non vede momenti di calo, tutto è sempre all'altezza della situazione e con gli ascolti questo titolo potrebbe rivelarsi davvero un piatto forte nella vostra collezione album.
Uno delle migliori uscite dell'anno 2009. Davvero temevamo che le melodie dei Sieges Even le avremmo abbandonate per sempre e ci sbagliavamo di grosso, perché questo disco non le fa rimpiangere nella maniera più assoluta. La band è ancora al suo primo album, ma se continua in questo modo può rivelarsi una delle band più interessanti e raffinate del decennio che ci apprestiamo a vivere. Speriamo bene e per il momento godiamoci questo gioiellino!
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