Una delle band di culto formatasi nel marasma hardcore americano degli eighties è indubbiamente rappresentata dai Suicidal Tendencies di quel ragazzotto di strada che corrisponde al nome di Mike “Cyco” Muir.

Anche se, tuttavia, l’attitudine, le sonorità e la carica di corrosiva ironia e provocazione dei nostri sono di chiara matrice punk, i Suicidal Tendencies seppero ottenere un gran consenso di pubblico anche tra i simpatizzanti del metal estremo che in quegli anni muoveva i primi passi e riscuoteva un gran successo grazie ai soliti nomi noti e le miriadi di bands sputate fuori dalla Bay Area di San Francisco.
Questo grazie ad un modo personale di proporre un certo tipo di sound, molto crossoverizzato, che unisce hardcore veloce e pezzi più cadenzati e ritmati in stile prettamente heavy. L’album che vi propongo è la riproposizione del debut “Suicidal Tendencies” con l’aggiunta di tre bonus tracks, e, cioè, “Still Cyco After All These Years”. Ovviamente questa riproduzione si avvale di una registrazione migliore rispetto all'originale e, quindi, di un suono più pulito e gradevole.

Da un punto di vista musicale, l’album è un pugno nello stomaco. Pezzi come “Two - Sides Politics”, “I Shot Reagan”, “Won’ t Fall in Love Today”, “Memories of Tomorrow”, “Fascist Pig” sono delle rasoiate che ti passano davanti veloci come fulmini. Il cantato di Mike è potente ed altrettanto veloce, niente a che vedere con i gargarismi dei front-man dei vari gruppi nu che attualmente vanno tanto per la maggiore. Ma l’album rimane su livelli intensi anche nei pezzi più ritmati ed ossessivi come “Subliminal”, “I Saw Your Mommy”, “Suicidal Failure”.
Ma il vero punto di forza del combo losangelino è da ricercare nei testi, sia in quelli squisitamente ironici che in quelli dall’atteggiamento più hardcore e, quindi, di denuncia dei malesseri della società. In “Two–Sides Politics", si staglia in tutta la sua rabbia il cinismo e la carica anarchica di Muir (“I’m not anti-society, society is anti-me, i’ m not anti-religion, religion is anti-me, i’ m not anti-anything, i just wanna be free… ).

I Shot Reagan” è un chiaro messaggio rivolto all’ex Presidente degli U.S.A. (in realtà il suo “augurio” viene simbolicamente rivolto contro l’istituzione in sé considerata com’è dimostrato dalla piccola noticina in cui vi è scritto esplicitamente che il fatto che all’epoca dell’ uscita del disco la carica era ricoperta da Clinton, non cambiava di certo la situazione). Istituzioni prese di mira anche in, appunto, “Institutionalized”, in cui esse rappresentano il nemico in cui la società è impantanata e che deve combattere. In “Memories of Tomorrow”, invece, esplode la carica antimilitarista di Muir e compagni. Ma il picco di ironia e provocazione allo stesso tempo, viene raggiunto nei testi di “I Saw Your Mommy”, in cui ci si bulla del cadavere della madre di un amico che lentamente si sta putrefacendo, e, soprattutto, in “Suicidal Failure”, in cui Muir impersonifica un aspirante suicida che, non riuscendo nel suo intento pur avendovi provveduto in vari modi (gun, poison, “drove my car of a ridge”, “overdosed on heroin”), implora il padre di ammazzarlo.

Un album, in conclusione, che sicuramente delizierà i palati sia degli amanti dell’ hardcore più politicizzato e incazzato, sia dei vecchi affezionati delle sonorità tipicamente bay area.

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