Sappiamo tutti che probabilmente un abitante su due in scandinavia milita in qualche sorta di gruppo musicale. Non si spiega altrimenti come un territorio, sicuramente non tra i piú densamente popolati, si sia ormai da tempo imposto come una delle principali e piú prolifiche scene musicali di rock e dintorni, una fucina strabordante di gruppi talentuosi e capaci di lasciare un segno.

Lasciando perdere la miriade di gruppi metal, piú o meno estremi non si possono segnalare, tra i piú famosi, artisti come i Sigur Ros, Björk o i Motorpsycho, tutti gruppi importanti, se non fondamentali in ambito alternativo. Sebbene non rinomati come i grandi precedentemente citati, i norvegesi Supersilent rappresentano sicuramente una delle realtá piú interessanti e originali dello scenario musicale contemporaneo.

Attivi giá da circa una quindicina d´anni hanno sfornato perlomeno tre (semi?)capolavori, di cui due giá recensiti (il mastodontico triplo 1-3, invero un po´ dispersivo ed impegnativo e, forse il loro apice, 6), ai quali affiancherei peró senza timori anche il non meno riuscito 8. Come giá avrete intuito non é che i nostri si sforzino troppo nella ricerca dei titoli da dare agli album (e pure le canzoni sono semplicemente battezzate 8.1;8.2 etc.), a ció si uniscono le copertine, che oserei definire, senza troppi timori di essere smentito, piuttosto scarne e minimali, contententi solo le informazioni di produzione. Chiara fin da subito quindi la scelta di far parlare principalmente la musica, che seppur anche essa tendente al minimalismo, lascia sicuramente meno freddi ed indifferenti, anzi! Trattasi, come nei lavori precedenti, di improvvisazioni in studio che si muovono in bilico tra minimalismo, psichedelia, elettronica, jazz, noise, e sperimentazioni varie ma che al contempo non risultano per niente cerebrali e anzi si lasciano ascoltare con sommo gaudio sin dalla prima volta che si decide di schiacciare il tasto play del lettore (sempre che mastichiate un minimo certe sonoritá ovviamente) e che in questo album in particolare raggiungono forse la massima varietá e maturitá.

A tutti quelli che cercano una band capace di elevarsi dalla massa e di dire la sua nell´affollato scenario attuale, non posso che consigliare vivamente l´ascolto di questo, come anche degli altri album da me citati; i vostri padiglioni auricolari non potranno che gioirne!

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