Ultimamente, di tempo libero me ne rimane poco, fra compiti, verifiche, uscite con gli amici e visitine giornaliere di questo bellissimo sito. Quando posso, comunque, navigo in generale un po' su Internet, cercando magari su Google alcune cose che mi piacciono.
Due settimane fa, ero finito sul sito italiano dei fan dei System of a Down e, con la curiosità che fremeva in corpo, avevo cominciato a rivoltarlo da cima a fondo. L'artwork era decisamente curato, così come le diverse sezioni. Capitando in quella dedicata ai testi, mi ero trovato davanti (oltre che i testi dei cinque album) anche una raccolta di testi di b-side, EP e cover a parte. Ci sono un po' rimasto male, lo ammetto, visto che credevo di conoscere tutto dei SOAD (contando sull'acquisto di tutti i loro album). E invece, trac! ecco che compariva davanti ai miei occhi sbalorditi una lista di trenta canzoni a me ignote, tutte di marca armena.
Cercando di non farne un eccessivo dramma, mi sono tirato giù tutti i titoli delle song e cinque minuti dopo ero già attaccato, frenetico come non mai, al mio fidato Limewire versione 4.12.6. Fra tutti i titoli, avevo deciso di cominciare con "Marmalade", che mi pareva la più promettente di tutte. Successivamente avrei anche scaricato anche "Temper", "Starlit Eyes" e "Snowblind" (di cui magari un giorno ne farò la recensione), per ora però ho deciso di focalizzare l'attenzione sulla canzone nominata precedentemente. Dunque, dopo circa cinque minuti, la canzone era già dentro Windows Media Player, pronta per essere ascoltata. Anzitutto avevo notato che l'anno di pubblicazione era il 1998, dunque lo stesso dell'uscita del primo cd omonimo. Quindi, mi aspettavo logicamente una canzone tirata al massimo, con riff crudi e puri, con una melodia non facilmente assimilabile (tutti elementi tipici del primo cd). E invece, facendo doppio clic col mouse sinistro, erano partite le prime note. Assolutamente estranee a "System of a Down". Note acide.
La canzone, quindi, dopo un breve incipit acido, era iniziata: e qui mi trovavo ancora una volta spiazzato, perchè se non era una melodia assimilabile quella voleva dire che avevo quaranta virus dentro l'hard disk. Lo stile armeno era inconfondibile, accordi estremamente semplici, la voce di Serj Tankian a volte graffiante, a volte gracchiante, a volte growlata, a volte sussurrata, ma per la melodia io avrei associato questa song più a "Toxicity" che a "System of a Down". Per carità, niente di questa canzone (o quasi niente) era brutto, però la sorpresa mi aveva condizionato non poco. Il ritornello era straordinariamente melodico, con la voce di Tankian che si aggrappava al cervello dell'ascoltatore prima di cominciare a scalarlo dolcemente, i riff sempre leggermente psichedelici e assolutamente ininfluenti dal punto di vista dell'aggressività.
Intorno al minuto e cinquanta cominciava l'assolo, assolutamente stile Daron Malakian-vecchio stampo (quello privo di Diavoletto...): e per l'ennesima volta ci si trovava di fronte ad accordi molto acuti che staccavano parti molto più cupe, con Shavtar Odadjan che si limitava a dirigere il traffico. Incredibilmente, tutto sotto il segno del psichedelico. Non psichedelico marcato, un leggero accenno, e anche abbastanza canticchiabile, forte abbastanza però da disorientare la bussola del SOAD fan. Decisamente stravagante.
Due settimane fa, avrei dato uno a questa composizione, forse due perchè erano il mio gruppo preferito. Adesso mi sento in grado di dare un quattro pieno, perchè la canzone merita veramente di essere ascoltata. Non un ascolto, ma almeno cinque o sei. Ovviamente, è questione di gusti, e qualcuno può non trovarla all'altezza del potenziale del gruppo. Ma bisogna sentirla e risentirla. E dopo giudicare, proprio come ho fatto io. La vostra valutazione sarà certamente più saggia.
P.S. Con sommo dolore, molti utenti di DeBaser detraggono i SOAD con la motivazione dell'estrema scarsezza musicale nei live. Bene, allora ecco per voi la prova del fuoco. Scaricatevi prima la canzone da iTunes o da un programma p2p. Successivamente recatevi nel sito ufficiale di YouTube (www.youtube.com) e nel campo ricerche digitate "marmalade". Successivamente, nella lista dei risultati ottenuti, cliccate quello che ha lo sfondo di un colore fra il giallo e l'arancione. Si tratta di un'esibizione live dei System of a Down, realizzata a New York nel 1998 sotto le telecamere di MTV2. E la canzone è proprio "Marmalade". In live. Dopo averla ascoltata, chiedetevi se è ancora sensato dire che i SOAD fannno cagare dal vivo. Solo dopo aver paragonato i due pezzi, però. Salut.
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