Uno dei miei dischi preferiti del decennio corrente è senza dubbio "Voyage" dei Tanith, band newyorkese che tiene in vita come non mai lo spirito e l'essenza della musica hard rock e heavy metal degli anni '70 e '80.
Siamo di fronte al secondo album della band in questione, rilasciato l'anno scorso (2023), ed è il seguito del comunque ottimo debutto "In Another Time" del 2019, entrambi incisi sotto la casa discografica Metal Blade Records.
Il nome del gruppo deriva da Tanit, divinità lunare associata all'amore e alla fortuna, nonché figura protettrice dell'antica città di Cartagine.
I Tanith sono: Cindy Maynard (voce, basso e tastiere), Russ Tippins (chitarra e voce) e Keith Robinson (batteria). Russ Tippins è anche il chitarrista dei Satan, band ottantiana appartenente al filone new wave of British heavy metal. Altro membro, ospite come secondo chitarrista durante la registrazione di "Voyage", è Andee Blacksugar.
I riferimenti musicali dei Tanith comprendono nomi come Blue Öyster Cult, Thin Lizzy, Wishbone Ash e, per quanto risulti in questo caso abbastanza scontato ricitarli, Satan. Musicalmente basati su uno stile heavy metal vecchia scuola - suonato alla grande, aggiungerei - i Tanith riescono a contraddistinguersi grazie alle voci intrecciate di Cindy e Russ, che regalano un colore un pò più moderno a questo genere passato ormai di moda.
L'album presenta una durata di 43 minuti, 9 brani ricchi di melodia e varietà, un'ottima produzione - oserei dire "ottantiana" - e testi che attingono principalmente dalla mitologia greca.
Si parte con "Snow Tiger", traccia il cui tema riguarda la resilienza e, a livello musicale, caratterizzata da sezioni ritmiche veloci dove padrone assoluto è l'intreccio delle due chitarre in fase solista. A seguire, una "Falling Wizard" dall'attitudine stracolma di nostalgia, che conferisce al brano una melodia decisamente killer. Degna di nota anche "Mother Of Exile", canzone heavy metal semplice ed efficace dove Cindy fa valere le sue doti canore. "Seven Moons (Galantia Pt. II)" è il sequel diretto di "Citadel (Galantia Pt. I)", traccia che compare sul debutto "In Another Time". A chiudere le danze ci pensa "Never Look Back", in cui Russ è il protagonista e sfrutta tutte le sue abilità sia a livello di versatilità chitarristica che vocale. Tuttavia c'è un brano in particolare, all'interno dell'album, che consiglio di ascoltare assolutamente e mi riferisco ad "Olympus By Dawn", dove i duetti vocali della coppia Cindy/Russ e il sound piuttosto vintage della batteria riescono ad emanare un'atmosfera sognante.
Ad ogni modo "Voyage" è un disco molto consistente e scorrevole, nonché - come già ho ribadito - un bel rimando alla musica hard 'n' heavy degli anni '70 e '80 con un pizzico di folk e psichedelia qua e là che non guasta di certo. La qualità della produzione un pò retro e il tipo di songwriting svolgono un ruolo importante, ovvero quello di tentare di regalare all'ascoltatore un viaggio mentale agli albori di questo genere musicale.
Per concludere vorrei ammettere che di solito i gruppi che propongono dei cosiddetti tuffi nel passato non mi fanno impazzire; però questi Tanith, grazie al loro armonioso stile vocale che alterna in maniera così elegante voce femminile e maschile a delle sonorità palesemente "heavy rock settantiane/ottantiane", sono un sì per me.
Quindi se apprezzate leggende del rock quali Blue Öyster Cult, Thin Lizzy e Wishbone Ash consiglio vivamente l'ascolto di questo "Voyage" o anche del solo brano "Olympus By Dawn" che, a mio avviso, merita parecchio.
Un ascolto familiare che può nascondere delle magiche e piacevoli sorprese.
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