Gli Inglesi The Telescopes nel 1989 con il loro esordio su LP  "Taste" realizzarono uno dei migliori e uno dei più selvaggi album di  debutto e non del periodo.

Vediamo gli ingredienti: 3 chitarre, una secca e semplice sezione ritmica, una voce perennemente coperta dalla musica. Aggiungete PSYCOCANDY, MY BLOODY VALENTINE, LOOP, SPACEMEN 3 STOOGES. Amalgamate il tutto con una buona dose di Shoegaze, un pizzico di spacerock e avrete "Taste" in tutto il suo selvaggio splendore.

Si parte con l'atmosferica "AND LET ME DRIFT AWAY" molto SPACEMEN 3,che non lascia lontanamente intuire il seguito. Infatti a partire da "I FALL, SHE SCREAM" dalle casse si riversa un magma sonoro di violenza inaudita, un vero e proprio assalto sonico che non lascia dubbi sulla natura del gruppo. Un onda anomala di rumore bianco, ossessivi e onnipresenti wah wah, una voce al limite dell'isterismo. Non c'è un attimo di tregua. Finirete il disco con il fiatone tanta è l'energia che questo wall of sound trasmette. Non oso pensarli dal vivo.

Sono ancora in attività, hanno modificato il loro sound ma non ci hanno più portato sulle cime tempestose  di "Taste"

Fattevi del bene, mettete sul piatto questo disco, alzate il volume a manetta. Mezzo quartiere urlerà ma alla fine voi uscirete purificati dal logorio della vita moderna. Altro che il famoso liquore a base di carciofo.

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