Jack Black oltre ad essere un ottimo attore,caratterizzato da una gestualità e mimica tutta sua, è anche un discreto musicista e ottimo compositore. La sua creatura i Tenacious D è quello che più racchiude la personalità di questo poliedrico e tarchiato artista: ovvero il rock e un fortissimo senso dell'umorismo. Due elementi che insieme al suo inseparabile compagno Kyle Gass  mescolerà per creare un improbabile e sganganato duo chitarristico ispirato pesantemente dal folk rock e dai loro miti assoluti: i Black Sabbath.

Più che due rocker i due sembrano due sguaiati menestrelli sovrappeso, che non avendo di certo ricevuto in dono il fisico dei vari Steven Tyler o David Lee Roth, o la presenza scenica di Angus Young o Jimmy Page, antepongono a questa grossa mancanza una grandissima voglia di suonare rock e diventare la più grande band del pianeta.

"The pick of Destiny" non rappresenta altro che il loro secondo lavoro, (dopo quell'omonimo album che conteneva perle come "Dio" "Wonderboy" e la splendida "Tribute"), dal quale verrà poi tratto il film diretto da Liam Lynch (anche autore di diversi brani). La storia di TPOD (trattasi di concept album) inizia nella dimenticata e provinciale cittadina di Kickapoo (titolo del primo brano) dove il piccolo JB relegato da una famiglia ultrabigotta ad una vita da benpensante timorato di dio, scappa di casa (come suggeritogli dal suo idolo Ronnie james -appunto-Dio) disobbediendo alle regole del padre (nientepopodimenoche Meat loaf) per seguire il suo sogno di andare ad Hollywood e deventare una grande rockstar. L'album che forse sarebbe piu giusto definirlo un rock-musical si estende  su frangenti ora più hard rock (Master exploder, Break in-city) ora più folk (Classico, History) fino ad arrivare al gran finale "Bealzeboss" (la parte migliore dell'album) che racchiude in una sola canzone il discorso intrapreso da principio dalla band. In quest'ultima parte i due si ritrovano a duellare in una sfida rock contro lo stesso satana, interpretato magistralmente da Dave Grohl leader dei Foo fighters, per salvare la propria anima e riuscire così a scrivere la canzone più bella della storia. Gli ultimi due pezzi non aggiungono nulla di particolare a questo divertente disco rock: ovvero la title track, con un riff molto semplice e ritornello orecchiabile, e "the metal" che vezzeggia i duri e puri dell'heavy metal in tinte fortemente ironiche.

Oltre ad ascoltare l'album, consiglio di vedere il film, in alcuni episodi esilarante grazie anche all'apporto di attori del calibro di Ben Stiller e Tim Robbins, oltre ai Già citati Grohl, Dio e Meat Loaf. Altro non aggiungerei se non dire che non si tratta certo di un capolavoro, ma di un disco suonato bene e maggiormente godibile se vi diverte la comicità demenziale di Jack Black.

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