Se già conoscete questo gruppo, buon per voi perché conoscete una delle band più interessanti degli ultimi anni, se non li avete mai ascoltati spero di incuriosirvi io con questa mia prima recensione.
Premetto che questo che vado a recensire è uno dei loro lavori più particolari, perciò vi consiglio di ascoltare anche tutto il resto prima di farvi un'idea certa riguardo questa band. Sto parlando dei Tenhi, un trio finlandese a mio parere di difficile etichettazione in quanto la loro musica è un insieme di generi diversi che vanno dal neo folk all'ambient, con dei tratti gothic. L'album che vi vado a recensire è in realtà un EP, ovvero "Airut: Ciwi".
Quest'album è il primo di una trilogia, gli Harmaa, in cui i Tenhi sperimentano nuovi stili musicali. "Airut: Ciwi" è del 2000 ed è stato seguito nel 2006 da "Airut: Aamujen". Uscirà a breve un terzo atto, ovvero "Airut: Saavoie".
In questo primo atto, si può notare un impronta fortemente folk, dai toni cupi, e la prima traccia "Tuulennostatus" ne è l'esempio più lampante. Il brano, che fa da intro, è molto breve, ma lascia capire chiaramente come sarà il seguito di questo album, breve ma intenso. "Tuulennostatus" sembra una danza tribale, un rito sciamanico, grida di sottofondo e rumori indistinti rendono mistica questa traccia che apre la mente verso scenari mai esplorati prima. Segue il capolavoro assoluto dei Tenhi, Kielo, una traccia lunghissima, più di 10 minuti, che sembra essere un capitolo a parte. Da sola occupa la metà del disco ed è senz'altro la ragion d'essere di esso Una cupa melodia scandita da gelidi rintocchi di piano inframezzati alla voce sciamanica di Saarykko trasportano la mente dell'uditore in un'altra dimensione. L'incedere lento dei rintocchi del piano mette in risalto le pause lasciando colui che ascolta immerso nei suoi pensieri più cupi. Il terzo ed ultimo brano è "Ciwenkierto", da cui prende il titolo tutto l'album. Con questo brano si riaccendono le atmosfere con cui si era aperto il disco. L'uso di particolari strumenti (su tutti il didgeridoo) rendono questo pezzo estremamente interessante e segna quasi una svolta nella sonorità dei Tenhi, che riprenderanno gli esperimenti di questo brano successivamente per realizzare il pezzo "Sutoi", contenuto nell'album "Väre", ma anche in "Tuulenkaato", dove è senz'altro presente l'atmosfera di "Tuulennostatus". In "Ciwenkierto" la voce pare ispirata da forze soprannaturali, le percussioni sono ossessive, il flauto pare impazzito, l'arpa a bocca squilla con tutto il proprio misterioso fascino, e il tutto viene a stento tenuto a bada dalle chitarre acustiche, calde e coinvolgenti, e dal violino, che interviene a sprazzi aggiungendo un ulteriore tocco folkloristico e personale a questa spiazzante ultima traccia.
Unica nota negativa è però la brevità dell'opera. Vista la qualità dei tre brani sarebbe lecito immaginarsi un Lp fantastico se fosse stato realizzato. Ma tutto sommato è giusto che sia così. Forse proprio nella brevità c'è la forza maggiore di questo lavoro, che segna una svolta nella musicalità dei Tenhi, non tanto visibile in Väre ma che già in Maaäet prende il sopravvento.
Elenco tracce testi e video
02 Kielo (10:39)
Himmeässä yössä houreissaan kulki
Helmikukkien keinuvaan
Kuolonkehtoon
Harmaa saattue allensa sulki
Ylevän ja suloisen viimeisen ehtoon
Metsän kämmenellä versoo kielo
Kuolo vaalii omiaan
Vainonmaille käy
Elonpolulle vain kaipuu vieno
Ja katsokaa ei kyyneltäkään näy
Maan povessa
Iäti makaa
Ajan askelia
Yllään kuuntelee
Maahan lankeaa
Ja polvistuu
Käy kohtalonsa kanssa liki
Elo hänen
Kasvoiltaan väistyy
Kun jo hohtaa taivaansini
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