Refoli benefici provenienti dalla Scandinavia soffiano su di noi… Non son abbozzi di previsioni del tempo, ma un fenomeno artistico di rilievo e degno di segnalazione. Tralasciamo i venti ormai studiati e conosciuti per le loro qualità: Madrugada, Kings of Convenience, Josè Gonzales , Royksopp, Bjork… Oggi analizziamo quelli di straforo e in divenire…

Qualche tempo fa lessi uno straordinario libro di un islandese: HALLGRIMUR HELLGASON "101 REYKJAVIK" Guanda editore… ve lo straconsiglio!!! Recentemente ho visto un filmetto girato con quattro soldi dalla regista danese SUSANNE BIER: "Dopo Il Matrimonio" coinvolgente e pieno di colpi di scena… (è da vedere) e ora è la volta di questo cantautore norvegese Nordgarden… di cui ci vogliamo occupare.. A dire il vero Terje è un pò che bazzica l'Italia.. Ha vissuto quattro anni a Firenze (e vengan tutti qui?) parla un buon italiano e il suo primo disco è stato prodotto da noi… Nel suo tempo fiorentino, questo biondo songwriter, si è scolato tanto di quel Chianti (una volta l'ho visto al vinaino all'arco di san Pierino tanto caro al N.I.B., che ci dava sotto di brutto) e forse grazie a questo nettare diVino, nel suo nuovo "A Brighter Kind Of Blue" è migliorato parecchio.

Oddio !, si rimane sempre al limite della sufficienza… Chitarra, tromba e violino per un "acustico" che si può ascoltare e che mostra sprazzi decorosi di indie-folk e blues… Molto carina e valida la prima track che da titolo all'album e che fa ben sperare… ma poi si riscivola nel piucchèdiscreto… Da segnalare "The River" dedicata a JEFF BUCKLEY.. è Jeff il faro e punto di riferimento. Il suo modo di modulare la voce vagamente, ma molto vagamente, lo ricorda.. Ma non tocchiamo i santi!! Comunque questo brano dedica è, per me, scipito… Un'altra canzone-omaggio è per ELLIOTT SMITH, altro suo grande ispiratore, nel brano "The Gift Of Song".. Vista la ristrettezza degli strumenti usati, da segnalare l'uso di un banjo.. scelta un pò strampalata che non risulta però cacofonica… Ma anche per questo tributo vale quanto sopra… Ascoltabile e rilassante lo strumentale "Metronome" arricchito da un violino che rende il motivo immaginifico e vagamente celtico.. Apprezzabile la canzone per il sù babbo "My Father The Sailor"… Il modo di suonar la chitarra o gli accordi forse?, in questo brano , mi fan pensare a JOHN MARTYN…

E tra storie di fughe e ritorni.. amori vari e solitudini ricorrenti, questo lavoro intimo e scarno (ma tutt'altro stile e magia, rimanendo a queste caratteristiche, possiede Tom mc Rae) si consuma con dignitoso decoro e buon tasso di ascoltabilità… senza farci però strappare i nostri, ahimè, pochi capelli.. Non so perchè ma Terje mi fa pensare più a un busker giramondo o a un musicista da locali non tanto vasti… In sala perde qualcosa… Chi l'ha visto dal vivo avrà notato la sua immediatezza, simpatia e presenza scenica… Ma il ragazzo sta crescendo!!! Dai pub (bella la recensione di Hal sul live sardo da strapaese) al palco centrale di Arezzo Wave (a proposito lo sapete che quest'anno si terrà a Firenze).. all'Acusticamente Festival alla Stazione Leopolda (FI)… "A Brighter Kind Of Blue" vi farà star bene se partite dal presupposto che è un buon progetto, ma non un capolavoro… Insomma questo Giardino del Nord qualche bella erba aromatica l'ha portata a maturazione (nipitella?)… ma per il prezzemolino bisogna ancora attendere!!!

Per chiudere, riallacciandomi all'incipit metereologico, vi consiglio di ascoltarlo in un giorno uggioso e bigio, magari piovigginoso… vi scalderà e renderà di più. In giornate luminose e assolate tralasciatelo… Meglio, molto meglio… andare a fare una giratina!! Ciao… Sorrisi di lontananze ignote !! Vostro RAINER!!!

Elenco tracce e video

01   A Brighter Kind of Blue (04:58)

02   The Gift of Song (03:53)

03   My Father the Sailor (03:06)

04   Good Things Die (03:31)

05   Blessed (03:36)

06   Metronome (03:05)

07   To the River (03:57)

08   Monday (03:43)

09   What Would Ol' Bob Say? (04:56)

10   Weeks at a Time (03:58)

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