Qui direi che una buona parte del perché sta sicuramente nel fascino di ciò che è lontano, esotico, ma ridurre il tutto a questo, a una mera e semplice fantasticheria western, sarebbe assolutamente riduttivo. Scrivo questa ennesima “analisi” soprattutto perché “Amarillo By Morning” è, beh, semplicemente “Amarillo By Morning”, per quanto mi riguarda basta ascoltarla anche una sola volta per capire.
Si chiama potenza evocativa, babies; da quanto ne so e ho avuto modo di capire, la vera Amarillo, principale città della cosiddetta Texas Panhandle, mi dà l’idea di essere un posto abbastanza squallido, eppure questi due minuti e mezzo circa la fanno sembrare una sorta di utopia, un ideale di libertà, e quasi riesce a farlo credere veramente. Non che la canzone offra una prospettiva rosea dell’argomento trattato, ma, appunto, trattasi di potenza evocativa a livelli altissimi. Per chi fosse interessato ad approfondire la questione consiglio la lettura di “The Mud Below”, racconto di Annie Proulx, che ne offre una prospettiva molto più dettagliata, verista e veritiera.
Tornando a noi, “Amarillo By Morning” fu portata al successo nel 1983 da George Strait, oggi una superstar del country, e fu proprio questa canzone il suo grande trampolino di lancio; a Strait và dato il merito di aver saputo reinterpretarla credibilmente in una chiave, diciamo così, più “nazional-popolare”, ma in quanto a fascino, classe, eleganza, sensibilità interpretativa e, soprattutto, capacità di oltrepassare le barriere culturali, tra la sua versione e l’originale c’è un abisso incolmabile.
Parliamo quindi del vero “padre” di “Amarillo By Morning”, Terry Stafford. Tipico “clone” di Elvis, one-hit-wonder, presto dimenticato. Incide ABM del 1973, dopo anni di inattività ed è in pratica poco più di un signor nessuno, sia la canzone che l’album a cui appartiene riscuotono un successo di modeste proporzioni e Terry Stafford ritorna definitivamente nell’anonimato. Il perché ci sia voluto George Stait, con tutto il rispetto, per rendere giustizia ad “Amarillo By Morning” è per me un grande mistero.
Quell’arpeggio di steel guitar introduttivo e una voce suadente, venata di lirismo e malinconia, magistralmente accompagnata da un controcanto femminile; è questo che fà la differenza, che rende l’originale “Amarillo By Morning” lo struggente, immaginifico e poetico instant classic che è; pochi elementi, massima semplicità e un risultato impeccabile. Non so se possa definirsi tale anche la “copertina”, che è un mio disegno ispirato appunto da questa canzone, ma quello che conta è il pensiero.
Elenco e tracce
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