The Audreys sono un combo australiano e di solito, dove la gente sta a testa in giù, il sangue (forse) arriva meglio al cervello. Per questo da laggiù vengono solo piccoli-grandi gruppi.

Non ve ne farò la lista, la motivazione è meramente economica, il costo dell'eventuale tour mondiale costa molto di più rispetto all'ennesimo gruppo di sciammannati albionico-ammerigano. E quindi per investirci bisogna essere sicuri. Laggiù dove il fumo delle sigarette non va verso le scarpe ci sono gli Audreys, un gruppo che potremmo definire folk-pop noir.

Per darvi l'idea potrebbero essere Nina Persson con di spalla i Devastations o anche gli Shivaree senza l'ingombrantissima hit single "Goodnight Moon". Se classificate i dischi nella vostra teca per generi potreste metterli abbastanza vicini a quelli della ex Belle and Sebastian coll'ex Screaming Trees. Insomma, ci siamo capiti.

Si, sono il solito gruppo minore, ma affascinante e io non ne fo più a meno.

Laggiù dove nonostante tutto riescono ad innaffiare i fiori, gli Audreys pubblicano il loro primo singolo da questo loro secondo lavoro e si intitola "Paradise City" e no, non è la cover. Come vi dicevo sono canzoni notturne acustiche ed avvolgenti... che vi lasciano il tempo di gustare il vostro whiskey o di tenervi su la spalla pensando all'occasione perduta, sì, quella lì, quella dannata volta...

Insomma, là ad Adelaide, suonano questi The Audreys (furbetti sin dal nome) e lo fanno bene, io intanto premo play un'altra volta notando che le gonne delle ragazze laggiù coprono le gambe, proprio come qui.

Elenco tracce e video

01   Chelsea Blues (04:23)

02   Head So Heavy (03:37)

03   Paradise City (05:04)

04   Lay Me Down (04:02)

05   Closing Time (03:53)

06   When the Flood Comes (04:20)

07   Anchor (02:48)

08   Sally & The Preacher (03:42)

09   Small Things (04:07)

10   Here He Lies (04:39)

11   Songbird (04:39)

12   More to a Sinner (04:30)

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