28 Lugio 2011.

Camera da letto.

Mi dico..."Ascoltiamoci Pet Sounds và!"...cerco nello scaffale e non c'è... Dopo minuti di imprecazioni contro ogni cosa terrena o divina che mi venisse in mente, realizzo di aver perso uno dei miei dischi preferiti e non mi resta che affidarmi alle mie orribili casse del PC e cercare una canzone in particolare; quella che più di ogni altra gemma di quel LP sa farmi venire i brividi: "God Only Knows". Scopro che esiste un 45 giri che ha proprio come lato A la bella ballata e come lato B la divertente "Wouldn't It Be Nice".

Alla faccia.

Abbiamo, quindi, un singolo che ogni artista pagherebbe oro per incidere solo per una semplice qualità: l'immortalità di due brani che si consumano insieme in appena sei minuti.

Parliamo del lato A.

Questa è una di quelle canzoni che esprimono quanto la melodia sia stata alla base della sperimentazione di questi gruppi che hanno fatto la storia con la prerogativa  di essere  melodici e piacevoli riuscendo, così, a superare ogni ideologia e genere arrivando addirittura ad essere definiti INNOVATORI. Non mi interessa se è vero o no, ma questa è davvero un capolavoro, un'opera d'arte.

"Yesterday" dei Beatles mostrò come una chitarra, un violino e una melodia azzeccata bastassero per essere "la prima in quel modo" e un pezzo di storia."God Only Knows" replica quasi la bellezza del brano acustico di McCartney e va oltre con un arrangiamento ad opera d'arte. Si parte con un intro di clavicembalo e corno, epico ed emozionante che dopo qualche secondo viene riempito da qualche pizzicata di basso e tamburello.

Il giro armonico chiude per dare spazio alla strofa cantata composta da un piano in sottofondo e una percussione che ricorda passi da tip-tap; il cantato è delicato con qualche punta di falsetto, dolce e melodico senza pari. Dopo il passaggio "God only knows what I need without you" che fa da ritornello, si passa ad un momento completamente fuori concetto con la canzone, un piccolo bridge di batteria piano e archi per poi arrivare al gran finale. Ecco tutta l'arte vocale del gruppo che si diletta in un botta e risposta del ritornello armonizzando tutto quanto mentre, nel sottofondo, si aggiungono sempre più suoni.

Finale in dissolvenza che consegna l'immortalità a questa melodia perfetta.

Subito dopo si arriva al lato B di "Wouldn't It Be Nice". Oltre a far da apripista all'album "Pet Sounds", questa canzone riassume tutto il concetto sonoro di quel lavoro.

Si parte con una piccola intro psichedelica di sei secondi interrotta da un colpo di tamburo. I Beach Boys sembrano riproporre il loro surfin' rock con i soliti cori allegri ma ad un tratto le sonorità si fanno lisergiche e inizia una bellissima sezione psichedelica che ci porta alla fine del brano alternandosi con quella surfin. Altro capolavoro altro colpo di genio.

Chiudo come sempre dicendo che questi sono brani d'altri tempi...tempi bellissimi

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