Una mattina Paul si alza. Brancola fino al pianoforte e appoggia le mani sui tasti. Ha in mente questa cosa… “Scrambled eggs… all my troubles seem so far away…” Paul chiude il pianoforte: uova strapazzate…che scemenza… Però la melodia non se ne va… (dirà poi lui che certe cose nascono perfette come un uovo: senza una crepa, senza un’imperfezione…)

Beh, a noi piace pensare che quella che è forse la canzone più famosa al mondo, “Yesterday”, sia nata proprio così. Un po’ per caso. Certo era mattina, certo c’erano di mezzo le uova strapazzate, ma tutto il resto fu magia. Su questa canzone sono anche fiorite diverse leggende, una delle più accreditate, e attribuita addirittura a George Martin, sostiene che Paul compose il brano nel gennaio del 1964. Se fosse vero, questo capolavoro assoluto sarebbe stato scartato da due album per finire solo all’ultimo momento in un terzo (questo “Help!”). É comunque vero che McCartney non riusciva a convincersi di essere il vero “padre” del brano: lo faceva ascoltare a tutti, incredulo del fatto che una melodia così… perfetta non fosse già stata composta da qualcun altro: temeva di averla inconsapevolmente copiata.
In ogni caso, il brano venne registrato il 14 giugno del 1964, la sera, dopo che per tutto il giorno Paul si era sgolato (altro fatto curioso) su “I’m down” (lato B del singolo “Help!”). Tra le tante versioni registrate venne alla fine scelta, non senza grandi resistenze da parte di Paul, quella eseguita con un quartetto d’archi. George Martin aveva in mente questa cosa del quartetto fin da subito, ma Paul non ne voleva sapere: non voleva una cosa “alla Mantovani”. Alla fine si convinse. Grazie a Dio.
Ma qui va detto che quell’intuizione di Martin non fu l’unica: nella storia musicale dei Beatles, le canzoni furono certo scritte da John, Paul, George e (qualcuna) da Ringo, ma la quasi totalità dei colpi di genio in fase di arrangiamento si deve al “Quinto Beatles”. É tutto suo il merito se spesso quella che era semplicemente una “buona canzone” è diventato qualcosa di immortale.

Tornando al disco, non c’è solo “Yesterday” in “Help!” (anche se per molti sarebbe più che sufficiente a giustificarne il prezzo): il disco era la colonna sonora del secondo film dei Beatles, ma aveva poco a che fare con il film stesso (cui peraltro i Beatles non diedero alcun apporto creativo, prestando praticamente solo la loro presenza), era invece una raccolta di buonissimi brani. Alcuni ottimi: ovviamente la citata “Yesterday” (non inclusa nel film), “Help!” (che nelle intenzioni di John che l’aveva scritta avrebbe dovuto essere una ballata, ma fu riarrangiata in chiave pop veloce e funzionò alla grande), “Ticket to ride” uno dei migliori brani di questo periodo del gruppo. E poi “You’ve got to hide away”, “The night before”, “I need you”, “Act naturally” e perfino la cover di “Dizzy miss Lizzy”… erano brani più che buoni, ma, al cospetto di “Yesterday”….

Carico i commenti... con calma