Be'. ecco un altro bel gruppetto che si propone con un albumino di materiale nuovo.
Io i Damned non li ho amati alla follia ma li ho sempre apprezzati. In fondo si parla di simpatici cazzoni che hanno rivisitato il punk, che si sono reinventati dark, gothic, psych & anche rock, quindi - come dire - qualcosa di buono da ascoltare ce l'hanno lasciato anche loro, tante cose spesso pure abbondantemente underrated.
In questo loro ultimo lavoro rivisitano il rock e ne fanno un bel rock basico senza troppi casini, "à la Damned" certo, ma non sono d'accordo con chi ha scritto che si sente il loro suono inconfondibile: non ci fosse Dave Vanian che canta potrbbero essere chiunque. C'è molto schitarramento (fin troppo) ma poca voce di Captain Sensible e molte tastiere di Mr. Oximoron in più rispetto a quanto s'era usi ascoltarne. Non ci sono capolavori, non ci sono pietre miliari, ci sono canzoni e canzoncine (alcune molto -ine) tutte ok, tutte ragionevolmente catchy, da "Danger to yourself" a "Little Miss Disaster" passando per robe che fanno alzare un po' le soppracciglia ("Dr. Woofenstein") fino ai 13 minuti di scorribanda pseudo psichedelica finale ("Dark Asteroid") che comunque si fa ascoltare senza maledire il momento in cui il disco è stato acquistato.
Complessivamente concordo con chi lo ha posizionato ai livelli di "Strawberries" (che è come dire già si sarebbe stati bene anche senza quello, vieppiù senza questo) e sicuramente lo ritengo un filo più gradevole di "It's alright.. etc" e di "Grave disorder". Io voterei perché continuassero i loro stage act fino al 2030 compreso cosìì me li vado a vedere ancora un paio di volte, augurando in questo modo a loro e a me una lunga vita corroborata da un'attiva vecchiaia, senza possibilmente fare più cose nuove: temo non sarà così ma pazienza.
Vi piacciono i Damned e vi sono sempre piaciuti? Recensione inutile perché tanto ve lo compravate lo stesso. Per gli altri non fan, fate voi. Bye.
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