Esiste un vuoto nel percorso che gli Sleep hanno iniziato nel 1991 con "Volume One" e che gli Om portano a termine nel 2007 con "Pilgrimage". Un vuoto che impedisce di passare da "Dopesmoker" a "Variation on a Theme" senza problemi. Tra i due dischi il sentiero si interrompe, si crea un vuoto che costringe a interrompere il lineare percorso fin qua disegnato deagli Sleep, fare un salto, e atterrare dall'altra parte dove la pista battuta dagli Om ci accompagna in luoghi più calmi e meditativi.

Nel 2007 i "The Deep Blue" esordiscono con "Antartic Abyss", un album "ponte del passato". Due tracce da tredici minuti ognuna, dove il Doom e Stoner vengono trascinati da una voce cantilenante, due tracce con le quali il trio costruisce un tempio in onore dei propri ispiratori.

I tre ragazzi si sente che sono cresciuti sotto la stella degli Sleep, e che quando questa si è trasformata nella supernova Om, sono rimasti con le orecchie tese a captarne ogni radiazione fonica. Si sente che hanno suonato parecchio "Sleep's Holy Mountain" e che "Conference of the Birds" sia stato macinato dai loro impianti stereo.

Quello che in questo loro disco non si sente invece, è l'evoluzione che la fusione dei due percorsi può generare, e non si sente perchè i due percorsi, assieme, non portano a un' evoluzione, ma portano a  fare un passo indietro. Un passo che riporta a quel periodo tra il 2003 e il 2005, quando il sentiero degli Sleep si interruppe e quello degli Om non era ancora stato tracciato.

Ascoltato oggi, questo disco è l'ideale ponte che unisce i due sentieri.

Un ponte sul quale  si sente l'odore della storia dello Stoner.

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