Flower Kings. Probabilmente una delle migliori band prog-revival attualmente esistenti. Eh sì, ci provano in tanti ad imitare il periodo d'oro del progressive rock nei suoi particolari più significativi. Si possono citare anche altri gruppi che tentano tale impresa... per esempio mi vengono subito in mente gli Spock's Beard, gruppo che adoro, che suona ottimamente, che conserva pienamente quelle strutture, ma unisce spesso ritornelli di facile orecchiabilità e sensibilità pop che seppur molto belli non rimandano esattamente a quel periodo; da citare anche gli ottimi Magic Pie, le cui melodie sono fedelmente ispirate a quel periodo ma quelle più o meno evidenti influenze hard rock non permettono di resuscitare pienamente quel periodo. I Flower Kings sono invece la band che bisogna ascoltare se si vuole veramente respirare una vera boccata di prog seventies! Imitare i grandi del passato è difficilissimo ma questa band ci riesce davvero alla grande... sfido chiunque a sentire un loro disco e a dire che si tratta di un disco realizzato in anni piuttosto recenti.

Un prog complesso e sofisticato fatto da atmosfere vintage, suoni talvolta più delicati, talvolta più graffianti, una prestazione vocale introspettiva e che sicuramente non si apprezza al primo impatto e sempre grossa cura all'uso della strumentazione comprendente i vecchi cari mellotron, hammond, sintetizzatori, ecc... E questa band riesce a stupire con musiche e atmosfere particolari e talvolta inaspettate alla stessa maniera in cui facevano i gruppi storici del prog, sebbene la loro musica non abbia subito mai grosse variazioni nel corso degli anni. E lo fa davvero senza far rimpiangere i grandi classici settantiani! Merito sicuramente di un musicista di grande esperienza qual è Roine Stolt, cantante e chitarrista, uno che prima di formare il gruppo ne ha fatta davvero tanta di strada. Qualcuno potrebbe definire il gruppo troppo derivativo. È vero, ma anche se i gruppi che si rivelano più interessanti sono quelli che sperimentano e che cercano di creare uno stile il più strettamente personale pur facendo riferimento a dei modelli ben precisi, ogni tanto è bello anche sentire qualcosa di più strettamente classico, cercando di smentire le voci secondo le quali non sarebbe più possibile produrre qualcosa di veramente sofisticato in un genere dove ormai sembra tutto già scritto... E complimenti ai FK, che lo fanno con gran classe!

"Stardust We Are" rappresenta sicuramente uno dei momenti di massima ispirazione per il gruppo. Uscito nel 1997 dopo un ottimo esordio con "Back In The World Of Adventures" e dopo il capolavoro "Retropolis", questo album crea con il suo predecessore un'accoppiata davvero formidabile! Qualcuno vede in quest'album (e qualcun'altro nel precedente) l'inarrivabile, la perfezione... Non so esattamente quale sia il miglior album della loro carriera ma non voglio mettere in discussione che questo disco sia un capolavoro! Tutto il meglio che il progressive rock possa dare... qua lo si trova! Per la prima volta la band sceglie una soluzione su doppio cd... scelta che porterebbe qualcuno a discutere. Qualcuno, vedendo la scritta 2CD sulla confezione potrebbe pensare già a quale palla di disco si troverebbe di fronte se davvero lo acquistasse... o magari che lo ascolterebbe volentieri ma non riuscirebbe mai ad arrivare alla fine se non addirittura arriverebbe a posarlo sullo scaffale dell'armadio di casa dopo quattro o cinque brani.

Questo è un album difficile, complesso, vario, ma proprio perché vario questo disco si fa ascoltare fino alla fine senza tirarsi un colpo in testa. Penso che per ascoltare un disco così non bastano le orecchie! Sono essenziali l'anima e il cuore! Solo lasciandosi guidare dalla musica e dalle emozioni, solo compiendo un intricato viaggio mentale di cui la musica è il veicolo trainante si potrà davvero gustare questo lavoro fino all'ultimo! E poi esso non cade mai nel ripetitivo, e smetterà di regalare spunti nuovi e interessanti solo quando sul lettore comparirà "stop" alla fine del secondo disco!

Di canzoni ce ne sono tante (9 nel primo cd, 11 nel secondo) e di gusto diverso l'una dall'altra! Deliziosi e allegri giochetti strumentali e cambi di umore caratterizzano brani come "In The Eyes Of The World", "Just This Once" e la pregevole strumentale "Circus Brimstone"; ci lasciamo accarezzare dalle melodie toccanti e malinconiche di "Church Of Your Heart"; ci facciamo rinfrescare dalle essenze orientali di "Don Of The Universe" con quel sitar che sembra preso in prestito da Ravi Shankar. E tante altre meraviglie ci attendono in questo fantastico mondo! I pregevoli branetti strumentali come la acustica "Porr Mr. Rain's Ordinary Guitar" e la pianistica "If 28"; la strabiliante suite che dà il titolo all'album; ma anche brani più piacevolmente orecchiabili come la solare "Different People" e "Kingdom Of Lies", a conferma che si può costruire melodie di forte impatto senza perdere la consueta personalità! Curatissimi anche i semplici intermezzi da un minuto circa... non si vuole davvero creare nulla che non sia memorabile!

Le parole... le ho finite, cos'altro dovrei dire? A S C O L T A T E V E L O e poi ditemi se non ho ragione!

Elenco tracce testi e video

01   In the Eyes of the World (10:38)

02   A Room With a View (01:26)

03   Just This Once (07:54)

04   Church of Your Heart (09:10)

05   Poor Mr. Rain's Ordinary Guitar (02:44)

06   The Man Who Walked With Kings (04:59)

07   Circus Brimstone (12:03)

Instrumental

08   Crying Clown (00:58)

09   Compassion (08:40)

For the weak, wounded hearts
For the nameless, fallen stars
For the ones who built this land
For the ones with a gun in hand

Compassion, for the fearless, nameless, stunts
Compassion, for the lost and lonely ones
Compassion, for homeless, refugees
Compassion, for the scattered familiesâ ¦

World of yours too small / History recall,
Better not forget, now look in both directions
Warrior, King or Slave / Freedom is your trade
CyberCain still screaming for connection.....

Compassion, for the ones who lost their fate
Compassion, gave it up & gave it in for hate
Compassion, where hell is their self made Heaven
Compassion, can't forgive seventy, nor 7

Compassion, is it against the others?
Compassion, for the sister & her twisted brothers
Compassion, with your head against the wall
Compassion, for the human after all

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