Molte volte i cultori della buona musica rock e non solo si saranno chiesti quale sia stato mai il miglior album rock mai inciso sulla faccia della terra, tante volte me lo sono chiesto anche io,... fu esattamente nell'estate del 1991 che ebbi la certezza matematica che quell'album era "Nobody Said It Was Easy" dei The Four Horsemen...
Ritorniamo indietro nel 1987, hollywood california, Frank C. Starr (voce proveniente dagli Alien), Haggis (chitarra, ex bassista dei The Cult e Zodiac Mindwarp), Dave Lizmi (chitarra), Ben Pape (basso) e Ken Montgomery detto Dimwit (batteria) sono la gang di balordi che si riunisce per dare alla luce di li a poco all'album + bello ed esaltante del panorama rock hard... prima però nel 1989 esce come preavviso l'altrettanto cazzuto primo Ep omonimo, da pochi (ma buoni) considerato addirittura superiore al primo full leght in questione, ma ritorniamo a "Nessuno dice che è stato facile".....siamo di fronte ad un disco che meglio di qualsiasi altro e stato capace di proporre un hard rock di matrice tipicamente anni 70 meglio dei gruppi dell'epoca, dicevo hard rock sopraffino, southern, street'n'sleazy che batte sullo stesso campo da gioco i loro stessi gruppi che sono stati la loro maggior influenza, Ac/Dc, Lynyrd Skynyrd, The Cult (periodo Electric).... e non sto imprecando, scaricatevi questo disco (anche perchè non sarà per niente facile procurasi una copia originale) e fatemi sapere, certo sicuramente vi verrà da pensare "niente di nuovo" ma ascoltate come lo fanno e poi ditemi se non lo fanno + che bene... riffs spaccaculo, liriche pregne di sesso, alchol e droghe, sezione ritmica rocciosa e cazzuta, incendiari assoli di chitarra, voce calda e sensuale in alcuni brani e acuta e sofferta in altri brani.... questo disco vi farà muovere il culo come in un mix danzereccio e malato tra Angus Young e Mick Jagger!.... queste canzoni vi catapulteranno nella provincia polverosa californiana a bordo di una Harley, nei peggiori bar ma non a bere quella merda di Pampero ma del fottuto bourbon e birra mentre vi fate una bella partita a biliardo in compagnia di una bionda pezzo di figa zoccola tettona!..... p**ca di quella t***a credetemi !!! ...
Putroppo il destino di questa band nn e stato ugualmente esaltante come la loro musica, poco dopo quest'album, i componenti della band cominciano ad azzuffarsi fra di loro, poi si riuniranno nel 1994 per la registrazione del nuovo disco ma il batterista Dimwit morirà x overdose, sostituito da Chuck Biscuits proveniente dai Danzing si andrà avanti con la registrazione ma poco prima della masterizzazione nel novembre del 1995 un fottuto automobilista ubriaco travolgerà il cantante Frank C. Starr che sfrecciava libero sulla sua moto, con un brutto trauma cranico entrerà in coma, ...il resto della band va in tour per la promozione di "Getting Pretty Good At Barely Getting By" e con alla voce Ron Young dei Little Ceasar ma durerà poco come dureranno poco anche le speranze per Frank che passerà a miglior vita il 18 giugno del 1999, aveva 41 anni. R.i.p. Frank & Ken
Ps non rompetemi le palle: so benissimo che questa recensione e scritta di merda... nn sono uno che fa recensioni e volevo solo fare in modo che questo bellissimo disco fosse preso in considerazione. Marsellus aka Viking
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