Questo album pubblicato dall'etichetta Elektra lo trovate nei negozi di dischi catalogato sotto il genere Folk.

Ma correva l'anno 1968, l'era psichedelica era al suo apice, e il primo album dei Pink Floyd faceva furore a Londra. Fu' in questa atmosfera di sperimentazione e magia che due menestrelli scozzesi di nome Mike Heron e Robin Williamson concepirono questo incredibile album prodotto da Joe Boyd, lo stesso produttore di Syd Barrett e soci.
Appena inizierete l'ascolto dell'album sarete trasportati in un mondo fatato ove il suono nordico di flauti, arpe, chitarre si fonde magistralmente con il suono orientale del sitar, creando un atmosfera da favola, folkeggiante d'accordo, ma talmente allucinata da rompere qualsiasi schema tradizionale.

La voce di Robin Williamson, da folletto dei boschi, trova il suo apice in "Minotaur's Song" sorta di canto da banchetto medioevale con tanto di coro. Seguono 10 pezzi cantati ora da Mike ora da Robin, strabilianti per effetti e inventiva, una musica inimitabile mai concepita da qualsiasi altro artista. Consiglio di ascoltare l'album dall'inizio alla fine, una sorta di filo conduttore vi trasportera' nel magico mondo incantato della Incredible String Band.

Elenco tracce testi e samples

01   Koeeoaddi There (04:50)

02   The Minotaur's Song (03:22)

03   Witches Hat (02:36)

04   A Very Cellular Song (13:13)

05   Mercy I Cry City (02:48)

06   Waltz of the New Moon (05:03)

07   The Water Song (03:01)

08   Three Is a Green Crown (07:48)

09   Swift as the Wind (04:54)

10   Nightfall (02:33)

Nightfall o river of night flow through me
Washing thoughts of the day on your waters away
For the morrow that dawns never knew me

Nightfall nightfall folding her dark locks around you
Her eyes they have found you would show you
This new dream they're holding

O sleep o come to me you who are night's daughter
And I'll give you my eyes for the colours that rise
As time's echoes reflect on you water.

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Di  zotter

 «Pianta una filastrocca nella terra dell’altrove —mi sussurrò uno— e lì cresceranno alberi dai mille colori.»

 Il trio tira su il loro vagabondo teatrino: dieci canzoni dal fondo del fondo del cuore, qui tutte per noi.