"Lee Mavers è il miglior songwriter della sua generazione"

Parola di Noel Gallagher degli Oasis che, per una volta nella sua vita, umilmente, rende omaggio al leader dei La's.

Basterebbe solo questa citazione come recensione dell'album: si perchè se l'antipatico e presuntuoso Noel omaggia in tal modo una persona che si occupa del suo stesso lavoro e del suo stesso genere, allora il disco in questione dev'essere per forza di cose, un gran disco.

E lo è.

Prendiamo il genere tutto del Brit-Pop e proviamo a dargli delle cordinate: allora potremmo dire che lo scoppio di esso si può individuare dal 94' - 96' ovvero quando band quali Oasis, Stone Roses, Blur e poi Supergrass e tanti altri, ebbero i loro esordi o i loro principali successi.
La maggior parte di voi conoscerà questa storia.

Ma la realtà è che nel 1990 un quartetto di Liverpool realizzò un solo album nella loro brevissima carriera che, a quanto pare, non sarebbe neanche dovuto uscire perchè le tracce non soddisfavano il leader Mavers.
Anni prima del Brit-Pop stesso dunque.
Ma parliamo un po di queste dodici tracce: puro Brit-Pop al 100% dalla prima all'ultima traccia (tutte sopra la sufficienza) che sono, a loro modo, piccole gemme, e che richiamano da vicino band quali Kinks, Who, Beatles e tutto il meglio della musica inglese beat: da segnalare "I Can't Sleep" a la primi Who, la bellissima "Son Of A Gun" che ricorda un po "La Bamba" nel verso "better run, rabbit run, run into the sun", "There She Goes" perfetta melodia che farebbe invidia ai vari Oasis e Blur.
Ma il punto più alto è quella "Timeless Melody" descritta alla perfezione nel titolo stesso: una melodia senza tempo, con uno strato fitto di chitarre che la sorreggono rendendola dolcemente triste e malinconica, rendendola soprattutto unica nel suo genere.

Ora detto ciò verrebbe quasi scontato parlare di plagio dei vari gruppetti inglesi di metà 90' nei confronti di quest' album.

Ma perchè dobbiamo farci questi pensiere e rovinarci questi dodici attimi semplici di pura musica inglese?
Gli Oasis avranno pure attinto parecchie cose dai La's (musicalmente ed esteticamete, vedere taglio di capelli di Lee), ma i The La's a loro volta fanno musica che si rifà al Beat di metà anni 60' che si rifaceva a sua volta al Rock 'n' Roll di Elvis e così via.

Questo non è plagio. Questa è la storia del rock.

E' un libro enorme in continua stesura a cui si attinge sempre al capitolo precedente e, quando ne vale la pena, si mette un bel segnalibro nel capitolo preferito, quello in cui risiede una melodia particolare, senza tempo, capace "di spezzare le catene dei pensieri".

Elenco tracce e samples

01   Son of a Gun (01:56)

02   I Can't Sleep (02:37)

03   Timeless Melody (03:01)

04   Liberty Ship (02:30)

05   There She Goes (02:42)

06   Doledrum (02:49)

07   Feelin' (01:44)

08   Way Out (02:32)

09   I.O.U. (02:08)

10   Freedom Song (02:23)

11   Failure (02:54)

12   Looking Glass (07:51)

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