Mettiamo dunque a posto la faccenda Mama’s & Papa’s su questo sito, spendendo due parole anche per il loro secondo album di carriera (del 1966, stesso anno dell’esordio), ancora assente in loco.

Dato però che la musica in questione non è poi così imprevedibile, diamoci dentro prima con un po’ di gossip: John Phillips il leader del quartetto, il baffino semi nascosto dietro la notevole mole di Mama Cass nella foto di copertina, in quell’anno era più che mai alle prese con le scappatelle della tanto avvenente quanto disinvolta moglie, e compagna di gruppo, Michelle Phillips. La quale, mentre che registravano queste musiche, non aveva potuto esimersi dal mettersi a trombare con lo stimato Gene Clark, quello dei Byrds.

John la prende male e lì per lì caccia via la moglie dal gruppo, facendo entrare al suo posto una nuova cantante, certa Jill Gibson e con essa la band fa la session fotografica per il nuovo disco, di nuovo scegliendo una situazione claustrofobica: nell’album d’esordio stavano tutti e quattro, a fatica, dentro una vasca da bagno; stavolta se ne stanno, sempre appiccicati, dietro una finestrella.

Un paio di mesi dopo John ha ingoiato il rospo e reintegrato la moglie in formazione. Il disco è quasi in stampa e allora si fa appena in tempo a cambiargli la copertina, con Michelle seduta in primissimo piano sovrapposta al quell’altra, nell’identica posizione.

Le canzoni, ora: la migliore del lotto è la dodicesima ed ultima “Once Was A Time I Thought”: deliziosa, swingante, eseguita a’cappella con Denny Doherty (il tenore) a destra e Michelle Phillips (la soprano) a sinistra: eccelsa, americanissima, neanche un minuto di evocativo duetto, quasi virtuosistico.

Un’ovvia eccellenza e la ben nota e celebrata “I Saw Her Again”, con un riconoscibilissimo corale beatlesiano nella strofa; la melodia però s’incasina nel ponte, ma insomma è nella top five delle canzoni quando si rimembrano i Mama’s & Papa’s; Cass Elliot e Michelle viaggiano da paura da una parte, John e Denny dall’altra… è la California di sessant’anni fa, allo stato puro.

L’iniziale “No Salt on Her Tail” ha l’attacco che ricorda inevitabilmente quello della celeberrima “San Francisco”, che verrà affidata a Scott McKenzie l’anno dopo, con riscontri enormi. E’ sempre farina del sacco di Phillips del resto, che a suo tempo si sarà mangiato le mani a non riservarla al suo gruppo. Ma questa ne è solo una prefazione, senza ancora la magia di quell’altra.

Quando arriva al proscenio il vocione di Mama Cass (“Words of Love”) le cose si animano sempre e anche questo brano lo si ascolta con gioia. “My Heart Stood Still” se la cava invece per i cori lussureggianti, mentre a interpretare “Dancing in the Street” ci pensa la Phillips, ma molta gente la conosce meglio cantata da… David Lee Roth! E’ un classico anni ’60 di Marvin Gaye, coverizzata un po’ da tutti e… si, anche dai Van Halen. Amen.

Carico i commenti... con calma