Che prerogative avesse la pupa di Bill Gibbons ai tempi dei Moving Sidewalks, non lo so, ma dovevano essere ragguardevoli se le valsero un ruolo da protagonista in «99th Floor».
So solo che a me certe fortune non sono mai toccate, e quando mi è capitato di svegliarmi male al mattino mi sono pure dovuto sorbettare l'immancabile cazziatone per aver ingurgitato una teglia di lasagne la sera precedente ...
Poi, se il brano fosse in lode di una pulzella in carne ed ossa oppure un'arguta parafrasi per narrare del viaggio verso il paradiso artificiale, pure al riguardo sono fallace. Ma in questo secondo caso, i Sidewalks avrebbero fatto meglio a cambiare spacciatore visto che i Beatles arrivavano in alto fino in cielo ed i Byrds addirittura si libravano ad una quindicina di chilometri, manco fossero Baumgartner.
So solo che «99th Floor» è un caposaldo (mamma mia, quanto saldo) del garage di ogni tempo e luogo, e che né i Beatles né i Byrds mi hanno mai eccitato tanto; per cui, comunque sia andata la storia, sempiterna gloria ai Moving Sidewalks, a Bill Gibbons, alla sua pupa e pure allo spacciatore.
Ora, a gironzolare su DeBaser, i Moving Sidewalks non sembrano godere di grande seguito e questo è male, molto male; per cui, tento di risollevarne le sorti, su questi lidi.
Allora, parto dalle cose facili facili e dalle insegne luminose che attirano gli allocchi: i Moving Sidewalks sono la creatura che Bill Gibbons tiene in vita un paio d'annetti; ben presto, infatti, Bill smette di radersi, si compra un cappello alla Tex Willer e fonda gli ZZ Top, giusto per lo sfizio di scalzare Zappa Frank, Zevon Warren e Zilli Nina dagli ultimi posti di ogni discoteca ordinata alfabeticamente.
Gli ZZ Top li conoscete, vero, maledetti allocchi? Ebbene, sappiate che i Moving Sidewalks sono mooooolto meglio degli ZZ Top e se ve lo dico io, potete metterci la mano sul fuoco. Quindi, correte a comprarvi la riedizione vinilica del loro unico album, «Flash», e dentro ci trovate come bonus pure «99th Floor».
Adesso argomento ...
Il fatto è che gli ZZ Top sono un po' gli AC/DC dell'hard blues: gli AC/DC hanno scritto, più o meno, sempre la stessa canzone e fino a «Back In Black» tutto è filato piacevolmente liscio, ma poi o ti chiami Joey, Johnny e Dee Dee o è meglio non tirare troppo per le lunghe; pari pari gli ZZ Top, fino a «Tres Hombres».
Ora, pure i Moving Sidewalks suonavano pesantemente blues, ma avevano dalla loro una vena garagista (prima) e psicotica (poi) che rendeva il tutto estremamente eccitante e coinvolgente. Non per niente, Gibbons si era conquistato sul campo l'onore di leggere il suo nome affiancato con pieno merito a quello di Jimi Hendrix, il quale volle il gruppo al suo cospetto nella tournée texana, ed il riconoscimento di un suo brano ad ispirare la feticistica serie dedicata ai virgulti garage germogliati dai Sidewalks («Texas Flashbacks»).
Anche se capita spesso di inciampare nel paragone tra i Sidewalks ed Hendrix, per via di «Flash» e sommamente del bluesaccio «Joe Blues», il più calzante dei riferimenti per «99th Floor» è però quello con gli illustrissimi conterranei 19th Floor Elevators: solo che Roky Erickson sfogava il suo talento folle nell'electric jug di Tommy Hall, mentre Billy Gibbons, più prosaicamente, imbrattava il pentagramma con la corposa fisicità della sua chitarra fuzz e l'organo urlante di Tom Moore, collocando «99th Floor» nei pressi di quell'immenso monolito che è «No Friends Of Mine». Poi, se sia più garagisticamente innodica «You're Gonna Miss Me» o «99th Floor» è prescindibile questione di lana caprina ... e comunque, sempre di ascensori si tratta.
Qui finisce la storia, anche perché non servono tante parole per «99th Floor».
Giusto, almeno, ricordare il retro «What Are You Going To Do» e gli altrettanto essenziali singoli successivi, seppur meno devastanti; ma «Need Me / Every Night A New Surprise», «I Want To Hold Your Hand / Joe Blues» e «Flashback / No Good To Cry» meritano comunque un posticino nella storia del garage più eclettico ... e la versione di «I Want To Hold Your Hand», in ogni caso, surclassa l'originale.
Ribadisco, a me i Beatles non hanno mai eccitato quanto i Moving Sidewalks.
PS: Se seguite il mio consiglio e vi accattate «Flash» ci trovate pure tutti i brani dei quattro singoletti
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