Quando i The Music salgono sul palco, nella splendida cornice di Valle Giulia, più di una persona si stropiccia gli occhi.
Siamo in attesa di vedere i Coldplay (i The Music aprono la data romana dei quattro di Yellow) oppure siamo ad uno dei tanti concerti liceali di fine anno? La band, che con un solo EP è stata definita dal NME (tanto per cambiare) ‘la salvezza del rock britannico’, ha le sembianze di quattro ragazzi, a cui non daresti più di diciassette anni, che timidamente prendono posto on the stage con tanta voglia di dimostrare che ci si può affacciare nel mondo della musica così giovani senza per forza dover sculettare, cantare e ammiccare come dei manichini ma semplicemente facendo quello che più si ama: rock.
E mentre sei ancora lì a chiederti cosa facevi tu alla loro età i The Music ti sparano in faccia una serie di canzoni che tra riff alla Jimmy Page e andamenti alla Stone Roses non possono non farti muovere.

Tutto gira a meraviglia, la sezione ritmica viaggia spedita la chitarra di Adam Nutter ricama andamenti sfacciatamente anni settanta mentre il vocalist Robert Harvey canta e balla con la stessa passione di chi adesso pagherebbe oro per vivere in prima persona i tempi d’oro di club come l’Hacienda dove ci si dimenava al ritmo di gruppi come Charlatans, Stone Roses, Happy Mondays.

Il 30 agosto uscirà il loro album di debutto e solo allora potremo capire se quanto scritto dalla stampa britannica è il solito delirio propagandistico oppure intelligente intuizione. Per ora sappiamo solo che questa breve apparizione romana ci consegna una giovane band che promette molto bene.

Carico i commenti... con calma