Ho già rotto il bisogno e non avevo voglia di tediarvi ulteriormente. Poi trovo una recensione in cui uno dei miei dischi preferiti viene strapazzato.

The New Pornographers - Mass Romantic (2000).

Siamo nel 2000 ed è peggio del porto delle nebbie. Le giovani leve di 10 anni prima sono già dei dinosauri del rock (non faccio i nomi per carità cristiana ma il ciarpame post grunge e post britpop ce lo abbiamo presente tutti). Difficile districarsi in questa melma musicale, tanto che un onesto gruppo come gli Strokes ci sono sembrati gli alfieri del nuovo millennio.

E invece questi sfigati canadesi sicuramente poco telegenici, capitanati da un rosso che pare il fratello giovane di Umberto Tozzi (Carl Newman), con una cantante fulminata (Neko Case) ed un songwriter sbilenco (Dan Bejar), si dice che fanno "solo" un disco power pop, dove "come al solito" si riprende la lezione dei Byrds, dei Beach Boys, dei B’52s, dei Pixies e di sua nonna in carriola.

Ma come lo definireste un lavoro dove ogni canzone è scritta bene ed è di per sè un piccolo classico? Un disco che non perde il filo neanche per un istante? Dove Dan Bejar ti fa un pezzo come "Execution Day", Neko Case ti trapana le orecchie con "Letter from an Occupant" e Carl Newman ti spiattella una "Mary Martin Show" che sembrano i Sonics del Terzo Millennio?

E’ un disco della Madonna!

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