E’ veramente un peccato che dischi come questo passino sotto silenzio e che solo un esiguo stuolo di persone riesca a coglierne il frutto prelibato che si annida dentro i suoi “solchi”.

I Pearlfishers da Glasgow, altro non sono che una “one man band” che ruota attorno al suo stratega, David Scott, autore e interprete di tutti brani. E fa impressione constatare che sono in attività da più di un decennio e addirittura da due se consideriamo alcuni progetti d’inizio carriera del loro leader, senza che quasi nessuno si sia accorto della loro presenza.
Provenire da Glasgow implica di per sé un animo triste, piovoso e intriso di malinconia, ma allo stesso tempo solare e luminoso in grado di trasmettere quel briciolo di luce per irradiare le buie, infinite e nebulose giornate scozzesi. Chissà chi li avrà ispirati oppure cosa avranno voluto trasmetterci scegliendo un imberbe in velata tenuta balneare, che tanto stride con le loro origini e anche in un certo senso con la musica che ci propongono, da piazzare in copertina.

Musica leggibile fin dal primo ascolto. Pop sopraffino che rimanda senza mezzi termini ai Beatles, Simon & Garfunkel e Brian Wilson. Il nome però che in tempi recenti mi viene più facile accostare loro è quello dei Ben Folds Five degli esordi, specialmente nei cristallini tocchi pianistici. E poi Prefab Sprout e High Llamas tanto per rimanere al tavolo del pop di gusto e di gran classe e ad avallare il tutto il grande vecchio Burt Bacharach.
Trovo oltremodo stucchevole e inutile stare a disquisire su quali brani sono migliori di altri, considerando che ci troviamo di fronte a cinquanta minuti di musica che viaggiano su livelli medio alti con pochissime cadute di tensione.

Personalmente quando mi capitano fra le mani dischi di questa levatura, mi viene spontaneo domandarmi quanti altri gruppi e/o solisti gravitano nell’underground musicale senza che nessuno li porti (meritatamente) alla luce del sole.

Loro si definisco cercatori di perle, ma vi posso assicurare che in questo caso la perla l’abbiamo trovata noi.

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